Ed eccoci giunti all’ultimo bilancio di previsione dell’amministrazione Buffone & C., non approvato per evitare qualsiasi discussione in merito. N.B. I dati sono ripresi dagli allegati al bilancio di previsione 2022-2024.
I brillanti risultati sono scritti nero su bianco, e le imminenti elezioni hanno già la conseguenza di un indebitamento mai raggiunto dal nostro comune.
Chiedo scusa per l’eccessiva lunghezza dell’articolo, diviso in due parti, ma è tecnico. Comunque i grafici parlano da soli.
Premessa. Nonostante gli anni di crisi il comune ha goduto di entrate ben superiori agli anni precedenti, tuttavia l’amministrazione, in silenzio, non ha esitato ad alzare nuovamente le tasse per pagare i debiti che ha nel frattempo accumulato (soprattutto a causa del mutuo per il campo sportivo da 1,27 milioni di euro, il mutuo contratto più alto degli ultimi 20 anni, anche se in previsione ci sono altri mutui, come quello altrettanto monstre del polo sanitario).
Infatti l’ammontare dei trasferimenti Statali (il cosiddetto Fondo di Solidarietà Comunale ovvero il Federalismo Fiscale) è passato dai 628.725,00 euro del 2019 ai 762.550,00 del 2021 (dati definitivi) e ai 771.079,00 euro del 2022 (dati di previsione). L’incremento è stato del 22,64’% pari a 142.325,00 euro.
Nello stesso periodo le spese per il personale sono crollate di 135 mila euro come si evince dal DUP approvato dal Comune di Balsorano e copiato da quello del Comune di Coriano visto che l’autore è una certa Elena Masini.
Ciò tra maggiori trasferimenti e minori costi del personale, l’Amministrazione ha goduto di un risparmio complessivo nel 2021 di almeno 235 mila euro (135 mila euro minori spese di personale e 100 mila euro di maggiori trasferimenti).
Nonostante l’evidente aumento delle entrate da parte dello Stato, l’amministrazione ha deciso comunque di aumentare di nuovo l’aliquota IRPEF prevedendo un introito che passa dai 130.000,00 euro del 2019, ai 165.000,00 euro del 2021 (dati definitivi), ai 190.000,00 previsti nel bilancio di previsione nel 2022.
Questo ulteriore aumento è dovuto al fatto che, come scritto nella nota di accompagnamento al bilancio, seppur l’aliquota è rimasta invariata allo 0,6%, è sparita la soglia di esenzione di 7.000 euro.
Quindi l’amministrazione ha deciso di non scontare più l’IRPEF e di aggredire tutte le fasce fiscali, anche i redditi bassi, quelli che convenzionalmente sono esenti da imposizione fiscale, quelli che sono i più esposti quando si alzano i costi e sono già duramente colpivi visto il contesto socio/economico.
Quindi grazie a questa ennesima modifica le entrate provenienti dall’IRPEF cresceranno quasi del 50%, per un aumento di 60.000,00 euro rispetto al 2019. L’aumento è in media di 25 euro annui che si sommano ai 25 euro annui del 2021, per un totale di circa 50 euro che ogni cittadino con reddito dovrà versare in più nelle casse del comune.
Altro aumento è registrato dall’accoppiata IMU+TASI che sale anche questa di quasi 60 mila euro (59.650,00 euro ovvero un aumento dell’11,81%), nonostante si dichiari nelle note del bilancio che “E’ rimasta inalterata la struttura dell’imposta, secondo cui il presupposto impositivo è rappresentato dal possesso di immobili”.
Queste maggiori entrate, che dimostrano in primis che il regolamento approvato nel 2020 con alcune agevolazioni non ha portato ad alcuna contrazione dell’entrata se non di somme molto contenute, nell’ordine dei 10 mila euro, sono dovute al fatto che quando è stata assorbita la TASI questa aveva nel proprio regolamento una detrazione una tantum di 50 euro per le abitazioni principali che è stata eliminata nel momento in cui la TASI è stata assorbita nell’IMU, come dimostrato nella stessa loro relazione di fine mandato, dalla quale si estrae la relativa tabella riassuntiva dell’IMU
IMU | anno 2017 | anno 2018 | anno 2019 | anno 2020 | anno 2021 |
Aliquota abitazione principale A1-A8-A9 | 4,00 | 4,00 | 4,00 | 5,00 | 5,00 |
Detrazione abitazione principale A1-A8-A9 | € 200,00 | € 200,00 | € 200,00 | € 200,00 | € 200,00 |
Altri immobili | 8,60 | 8,60 | 8,60 | 9,60 | 9,60 |
Fabbricati rurali e strumentali | 0,00 | 0,00 | 0,00 | 1,00 | 1,00 |
e della TASI
TASI | anno 2017 | anno 2018 | anno 2019 | anno 2020 | anno 2021 |
Aliquota abitazione principale A1-A8-A9 | 1,00 | 1,00 | 1,00 | 0,00 | 0,00 |
Detrazione abitazione principale A1-A8-A9 | € 50,00 | € 50,00 | € 50,00 | € 0,00 | € 0,00 |
Altri immobili | 1,00 | 1,00 | 1,00 | 0,00 | 0,00 |
Fabbricati rurali e strumentali | 1,00 | 1,00 | 1,00 | 0,00 | 0,00 |
Tuttavia queste 50 euro non possono giustificare un’aumento dell’entrata come quella prevista, che doveva essere comunque visibile anche negli anni precedenti ma spesso capita che alcuni dettagli nel bilancio non corrispondono (sintomo di aggiustamenti), visto che l’IMU realmente incassata l’anno scorso è stata poco più di 380 mila euro, in media con gli anni precedenti, a meno che l’amministrazione intenda fare una nuova manovra per incassare altri introiti modificando le aliquote e/o il regolamento o è previsto un’accertamento degli inadempienti molto più aggressivo rispetto agli anni precedenti e ovviamente questo avverrà dopo le elezioni.
Quindi la differenza tra il 2019 e il 2022 è evidente.
Il comune incassa tra trasferimenti e tasse locali la bellezza di 262.004 euro in più.
La cosa che più delude è il fatto che le proposte che avevo fatto nel 2019, nel 2020 e nel 2021, per abbassare le tasse locali compensate dalla riduzione dei costi o dai maggiori trasferimenti sono state tutte respinte dall’amministrazione senza mai entrare nel merito delle proposte se non per sottolineare i rari punti non attuabili.
In verità tutte queste maggiori entrate servono per coprire i debiti “politici” che questa amministrazione ha deciso di fare per la sistemazione del campo sportivo e prossimamente per la casa della salute (da aggiungere al già corposo debito).
Infatti, dati alla mano, il debito pubblico, esclusi gli interessi, ammonta a 171.468,57 euro/anno, raddoppiando di fatto i debiti registrati nel 2019 (85.798,00 euro con un incremento di 85.670,57 euro pari al +99,85%), ai quali aggiungere 120.524,37 euro di interessi per un debito annuale di quasi 300 mila euro (291.992,94 euro), il più alto debito mai registrato dal nostro comune, sempre più piccolo in termini di popolazione e quindi ripartito su un numero minore di persone.
La differenza con gli altri comuni è abissale (dati Ministero dell’Interno sezione enti locali).
Balsorano svetta nella classifica dei mutui contratti avendone richiesti nell’ultimo triennio, 2019-2021, ben 1.727.139,54 euro (457.139,54 per la palestra, unica spesa “sensata” visto che si sono ottenuti ulteriori 500.000,00 euro a fondo perduto, operazione che tra l’altro il Credito Sportivo non ha riproposto).
Basta prendere il riferimento con il numero degli abitanti e quindi il debito Pro/capite nello stesso periodo (2019-2021), dal neonato all’anziano:
- Balsorano 535 euro a persona;
- San Vincenzo 72 euro a persona;
- Morino 0 euro;
- Civita D’Antino 0 euro;
- Civitella Roveto 0 euro;
- Canistro 0 euro;
- Capistrello 166 euro a persona;
- Avezzano 25 euro a persona.
Praticamente nell’ultimo triennio Balsorano ha raddoppiato il suo debito passato da 595 euro ad abitante (derivante da 19 mutui contratti fin dal 2001) a 1.130 euro ad abitante (+535 euro) con 2 soli mutui.
Giusto per rendervi conto della mole di debiti contratti ancora da restituire, il nostro comune si pone poco dietro ad Avezzano, comune di gran lunga più grande e ricco del nostro (questi dati non tengono conto dello slittamento della quota capitale avvenuto in occasione delle prime due rinegoziazioni e delle rinegoziazioni successive al 2020 e quindi possono essere sottostimati):
- Avezzano, 40.776 abitanti, debito in mutui residui al 07/2022 pari a 4.025.853 di euro, ovvero 99 euro ad abitante;
- Balsorano, 3.228 abitanti, debito in mutui residui al 07/2022 dalla relazione del revisore dei conti, pari a 4.181.676,60 di euro, ovvero 1.295 euro ad abitante.
Ora la logica dice questo. O siamo veramente un comune ricco (probabilità praticamente nulle) o, grazie al sempre efficiente segretario comunale, colui che dovrebbe conoscere la finanza locale ma non la conosce, abbiamo un bilancio talmente “ritoccato” da permetterci un indebitamento così alto (ipotesi sicura).
Fine prima parte … nella seconda parte si scopriranno i “magheggi” che hanno permesso tutte queste manovre.
Articolo scritto e pubblicato da Giuseppe Pea in data 06.05.2022 alle ore 07:50.
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