Continua dalla prima parte.
Non si può solo ridurre il tutto alle spese
(cit. Assessore Fantauzzi)
Tra tutte le spese che l’ente ha dovuto affrontare, quelle che non sono andate giù all’Assessore Fantauzzi sono quelle relative ad un “certo contenzioso”
“… quando le cose rilevanti te le ho detto quali sono per questo comune … quelle che mi danno fastidio sono altre … ma tu a quella cosa non ci senti … … 15 mila che a mio avviso è basato su nulla, sulla fuffa e pure noi dobbiamo spendere 15, 16 mila euro per difenderci da una causa … che secondo me non andrebbe nemmeno fatta … queste sono le spese che a me danno fastidio …”
Consigliere Tuzi
“Questo avvocato è un po’ caro … io ho speso molto di meno …”
Segretario Comunale
“Tra l’altro, chiedo scusa, l’incarico all’avv. per la pratica legale costa, di cui parlate prima, costa 10 mila euro e non 15 mila ce l’ho qua il preventivo (mostra il cellulare ndr) …”
Assessore Fantauzzi
“forse ho letto la variazione … mi sono sbagliato …”
Consigliere Pea
“Sono 14.569 €”
Assessore Fantauzzi
“vedo che sei informato”
Consigliere Pea
“c*** lo avete scritto voi … (nella delibera di affidamento ndr)”
Chiedo scusa per la “parolaccia”, ma non è semplice trattenere la calma quando dall’altra parte si stravolge la realtà e si viene continuamente interrotti. Riprendendo la Delibera di Giunta n. 74 del 22.10.2020, quella che è andata “di traverso” all’Assessore ad oggetto: “Ricorso T.A.R. Abruzzo- Per l’annullamento previa sosp. in via cautelare della D. di C.C. n. 21 1 agosto 2020 da parte di Tekneko sistemi eco. s.r.l.- Conf. Incarico per Difesa“, nella stessa trovo scritto “all’Avv. Roberto Colagrande … il quale si è dichiarato disposto ad assumere l’incarico legale in argomento, alle condizioni del preventivo acquisito in data 22/10/2020 Prot. 5748 per € 14.591,20 omnicomprensivo”.
Domanda 4: Generalmente gli incarichi legali si danno seguendo un preciso schema che permetta di costruire la parcella, schema che invero non viene più allegato da quando c’è il nuovo segretario. Ora la domanda è, era sbagliato produrre lo schema prima o state sbagliando adesso che non lo producete?
Risposta dell’amministrazione (trasparenza amministrativa) … (in attesa) …
Domanda 5: Tralasciando i pareri personali, perché il segretario indica una spesa di 10 mila euro mostrando un messaggio presente nel suo cellulare e quindi una conversazione con lo stesso legale (che tra l’altro è lo stesso che segue le sue vicende personali), cifra molto diversa rispetto al preventivo protocollato al numero 5748? Come si è passati da 10 mila euro preventivati dal legale e indicati dallo stesso segretario a 14.591,20 € riconosciuti in giunta? Non è che c’è stato un ricarico ingiustificato dei costi?
Risposta dell’amministrazione (trasparenza amministrativa) … (in attesa) …
Un colpo di genio per non fare una gara
Nella stessa nota di chiarimento il Segretario Comunale dichiara
“Il comune di Balsorano non ha provveduto a fare una gara per la mensa … ho scritto 2 note al Sindaco di San Vincenzo e al Sindaco di Balsorano in qualità di conferenza dei sindaci … sulla strategia da assumere … san Vincenzo ha detto che aveva già chiarito le modalità erano a carico del nostro comune … siccome dal mese di marzo tutte le società che serviva i servizi sono state chiuse a causa del provvedimento del governo, trasporto mensa etc, avevano il diritto di concludere il termine che mancava per la scadenza del servizio, 3 o 4 mesi … la ditta ha chiesto nei sensi di legge di essere nel diritto di svolgere gli altri mesi mancanti nel contratto … ho chiesto all’amministrazione, l’amministrazione mi ha dato degli indirizzi .. facciamo una proroga … anche a causa di voci che giravano nell’ambiente dei comuni della valle roveto che forse a San Vincenzo o forse a Balsorano c’era qualche consigliere pronto a fare ricorso per la gara che stavamo che volevamo fare e non ho potuto fare … l’ho fatto per evitare altre spese … il sindaco e l’amministrazione ha dato degli indirizzi di provvedere a fare la proroga”
Premesso che sembra che il segretario sia sorpreso dopo quasi 2 anni di aver l’incarico in qualità di responsabile del servizio demografico-welfare di procedere alla gara della mensa scolastica tanto da scrivere “2 note ai sindaci” di chiarimento, note che ovviamente non sono state allegate alla determina e che sicuramente non otterrò mai (ci provo ma è inutile visto che quando si parla di trasparenza si omette che da oltre 18 mesi non ricevo riscontro alle mie richieste). Riprendendo la Determina n. 61 del 20.10.2020 in questa si trova scritto:
- vista la Determina n. 45/DEM del 26.02.2019 con cui si aggiudica definitivamente l’appalto della refezione scolastica alla ESSEBI;
- vista la Determina n.9/DEM del 13.02.2020 nella quale tenuto conto, riporto testualmente “che il servizio in essere scade in data 29.02.2020 e che pertanto occorre prorogare il servizio in essere nelle more dell’espletamento di un nuova gara di appalto, doversi prorogare il servizio in essere per un ulteriore periodo non inferiore a 60 (sessanta) giorni e comunque fino al completamento delle procedure stesse agli stessi patti e condizioni del servizio già affidato”, è proprio scritto così, valutando una spesa complessiva di 27.270,04 €;
- vista la Determina n. 60/DEM del 15.10.2020 con cui si è proceduto a rinnovare il servizio fino alla scadenza dell’anno scolastico 2020/2021”.
Domanda 6: Se il contratto era scaduto il 29.02.2020 e poi prorogato per altri 60 giorni e comunque fino alla procedura di nuova gara e che lo stesso era stato interrotto il mese successivo (come dichiarato dal segretario anche a seguito della chiusura delle scuole che se non erro è del 5 marzo), considerando che la proroga non è il soddisfo dell’affidamento originario in quanto non era citata nell’affidamento e probabilmente non prevista (anche perché non è contabilizzata in gara) ma rappresenta un’opzione extra-contrattuale, quali sono questi 3 o 4 mesi che la ditta “doveva recuperare” in base all’affidamento di gara essendo questa scaduta il 29.02.2020 e prorogata in via d’urgenza in attesa dell’espletamento della gara che evidentemente non si è voluta fare?
Risposta dell’amministrazione (trasparenza amministrativa) … (in attesa) …
Domanda 7: Cosa intende il Segretario Comunale quando dichiara “a causa di voci che giravano nell’ambiente dei comuni della Valle Roveto che forse a San Vincenzo o forse a Balsorano c’era qualche consigliere pronto a fare ricorso per la gara “che stavamo, che volevamo fare e non ho potuto fare”? Andando per esclusione è facile capire a chi si riferisse, perché non fare nome e cognome o denunciare il consigliere?
Risposta dell’amministrazione (trasparenza amministrativa) … (in attesa) …
Non vorrei sembrare presuntuoso (non l’ho letto su wikipedia visto che ormai anche la maggioranza associa l’enciclopedia ai miei interventi, ovviamente in maniera dispregiativa) ma il Segretario, così come chi è laureato in giurisprudenza, dovrebbe sapere che il consigliere comunale non è legittimato a fare ricorso a meno che non siano violati i suoi diritti di consigliere comunale tant’è vero che se avessi potuto scegliere quale ricorso fare, visto che ogni ricorso ha un costo anche per chi lo sostiene, avrei fatto volentieri quello verso la Segen che con quasi certezza sarebbe stato respinto non essendo un soggetto legittimato a fare ricorso.
Domanda 8: la gara non è stata fatta per via di un “ipotetico” diritto dell’impresa a concludere il precedente affidamento (tra l’altro già espletato e prorogato) o perché erano arrivate voci di un ipotetico ricorso nonostante un segretario e chi ha studiato giurisprudenza, dovrebbe sapere che questo non sia nelle possibilità di un consigliere comunale? Perché per giustificare la proroga si scrive “a causa delle criticità emerse a seguito dell’emergenza sanitaria – Covid 19, non si è potuto procedere all’indizione della gara come previsto”? Quale è la motivazione valida tra le tre?
Risposta dell’amministrazione (trasparenza amministrativa) … (in attesa) …
I pareri mancanti
Chi ha studiato giurisprudenza dovrebbe sapere che i pareri di regolarità tecnica costituiscono atti procedimentali obbligatori, posti al centro del sistema ordinamentale degli Enti locali, anche per sopperire alla mancanza di competenza tecnica degli organi elettivi, soprattutto dopo gli ultimi innesti normativi (ex art. 147 bis del Tuel, ad opera del d.l. n. 174/2012) che affidano ai responsabili dei servizi un ruolo centrale nella tutela della regolarità e correttezza amministrativa. Infatti i pareri di regolarità tecnica e contabile devono necessariamente essere presenti nella proposta di deliberazione pena l’illegittimità del provvedimento amministrativo, costituendo i presupposti giuridici necessari richiesti e voluti dal legislatore, effetti giuridici riconosciuti per la loro funzione di garanzia.
Fatta questa premessa (che non viene da wikipedia ma dalla Corte dei Conti) è chiaro che con questo atto il consiglio non dovrà riunirsi in futuro per deliberare a chi spettano i canoni BIM perché lo scopo dello stesso consorzio ai cui noi aderiamo è il seguente “in conformità al disposto dell’art. 1, legge 27 dicembre 1953 n. 959, ha lo scopo primario di provvedere all’incasso del sovra canone, all’attribuzione del medesimo al fondo comune ed all’impiego delle somme ivi allocate”.
Quindi con questo atto, l’ente rinuncia ad incassare i canoni che verranno incassati direttamente dal Consorzio e ovviamente per canoni non si intende solo quelli provenienti dalle centrali che ancora non hanno pagato ma anche quelli che già pagano, ovviamente a decorrere dall’entrata nello stesso BIM (ovvero dal 2021) visto che ormai quelli del 2020 sono stati regolarmente incassati (anche senza il Consorzio).
Ora tutti sanno che il bilancio di previsione è triennale è che una modifica che entrerà in vigore dal 2021 in poi deve essere approvata con la relativa variazione al bilancio. Non è per fare sempre il presuntuoso ma quando si approva il bilancio o si fanno le modifiche queste riportano la situazione anche degli anni successivi quindi il bilancio di previsione 2020 porta con se anche gli anni 2021 e 2022, così come il bilancio di previsione 2021 porta con se quelli del 2022 e del 2023.
Ora secondo il segretario non c’è bisogno di
“Nessun parere … (questo è un ndr) atto politico … tantomeno addirittura del revisore dei conti … i pareri ci sono? I pareri del responsabile del servizio … di quale servizio? Finanziario non serve, il parere del segretario se non c’è qua non c’è, ma credo che il consigliere non si riferisca al parere del segretario bensì al parere del responsabile dell’ufficio finanziario … non è proprio richiesto il parere del responsabile del servizio finanziario …”
Consigliere Pea
“tu stai cedendo i crediti BIM, vuol dire che tu rinunci il prossimo anno, tra due anni e così via ai 35 mila euro (che già incassi ndr) ..”
Assessore Fantauzzi
“a che cosa? quali? (incomprensibil) Ma che stai a dì?”
Consigliere Pea
“Legittimato a riscuotere i crediti è il consorzio … e poi li ridà al comune … non c’è scritto che te li ridà subito, te li ridà nel medio lungo termine, te li può ridare anche tra 5 anni vuol dire che tu il prossimo anno non hai più i 35 mila euro …”
Ora sempre per non essere arrogante, anche perché le affermazioni dell’assessore sembrano molto vaghe, ma il parere del segretario sulle proposte non si rilascia da decenni, quindi non so quale sia questo parere del segretario che sembrava disposto a mettere durante il consiglio comunale.
Cose ben diverse sono il parere tecnico e il parere contabile che non ero il solo a prevedere infatti nella stessa delibera il responsabile del servizio (il sindaco) coadiuvato dal segretario scrive testualmente:
Quindi se si scrive questa frase vuol dire che devono esserci i pareri, anzi che dichiari che i pareri ci sono.
Poi prendi la delibera e trovi questo:
Trovate una barra? Trovate una firma? Trovate una data?
Domanda 10: questi pareri vengono dichiarati “acquisiti” ma in realtà non ci sono. È sbagliata la mia affermazione sulla mancanza dei pareri o i pareri sono invisibili? Ovvero i pareri erano prima dovuti e acquisiti poi in consiglio comunale diventano non più acquisiti in quanto non dovuti? Quale delle due affermazioni è vera, quella messa nella delibera o quella data a voce?
Risposta dell’amministrazione (trasparenza amministrativa) … (in attesa) …
Fine seconda parte…
Vai alla terza parte.
Articolo scritto e pubblicato da Giuseppe Pea in data 16.12.2020 alle ore 7:00
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