Perché noi siamo trasparenti, caro Pea (terza parte)

Di 20 Dicembre, 2020 0 0
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Tutta la verità nient’altro che la verità
(prima parte)

Terza parte, continua dalla seconda. Non c’è dubbio che quando parla l’Assessore Fantauzzi ogni intervento è letteralmente uno spettacolo

“Ti ricordo che di questa squadra tu ci hai fatto insieme 7, 8 anni … o eri imbriaco prima o ti sei imbriaco dopo … questa cosa poi la devi spiegare tu agli altri … perché noi siamo rimasti gli stessi … poi hai fatto riferimento ai buoni pasto e questa cosa di fa poco onore …”

Inutile non ammetterlo. Della squadra di 7, 8 anni fa è rimasto ben poco e di certo non per colpa mia ma di chi prometteva di cambiare tutto per non cambiare nulla. Una connivenza con tutto ciò che si reputava sbagliato solo qualche anno fa.

“Non ho mai conosciuto un uomo che vedendo i propri errori ne sapesse dar colpa a se stesso.” (Confucio)

Onestamente per i buoni spesa mi sarei aspettato un “mea culpa”  visto che erano stati previsti e programmati con una variazione al bilancio a giugno, comunicati il mese successivo con tanta enfasi in consiglio comunale e poi completamente dimenticarli.

Domanda 11: Corrisponde al vero che a giugno avete stanziato in bilancio 50.000 € per gli interventi di solidarietà alimentare che non avete mai emesso? Chi si è coperto di disonore, chi ha volontariamente “dimenticato” l’emissione dei buoni o chi lo ha fatto presente con tutte le limitazioni di chi non ottiene documenti da giugno del 2019? È con testardaggine si parla di trasparenza, ridicolo.

Risposta dell’amministrazione (trasparenza amministrativa) … (in attesa) …

Da non crederci e assurde sono poi le parole dell’Assessore sulle proposte “costruttive”

impegnati qui a portare una proposta costruttiva … presentami una proposta in questo consiglio (non si comprende) … invece di fare sempre il baston contrario …

Questa frase dimostra la farsa del Consiglio Comunale o meglio l’interpretazione che uno da al Consiglio Comunale. Sulla mia pagina, sul blog, al protocollo e in consiglio ho inoltrato più di una proposta ma non avete fatto niente … non ne avete fatta una, dicevo. L’unica soluzione che hanno previsto era stata l’apertura presso la tesoreria comunale di un conto corrente dedicato per le donazioni, dimostrazione tacita che da parte del comune non sarebbe arrivato nulla fatte salve le risorse obbligate dallo Stato.

Domanda 12: Visto che le proposte le ho regolarmente presentate, posso sapere quale sono state fatte e dove sono stati destinati questi soldi? Ad esempio in relazione alla postergazione della rata presso la CDP e la rinegoziazione dei mutui che avrebbe liberato circa 80 mila euro per questo 2020 e altre risorse per gli anni dal 2021 al 2044 (come ha regolarmente fatto il Comune di Civitella Roveto che ha un indebitamento simile al nostro comune), che fine ha fatto? Come avete proceduto? Si può avere una copia della proposta presentata da CDP come garantito dal sindaco a luglio scorso senza poi mantenere la parola anche perché potrebbe essere un’ottima maniera per far tacere il sottoscritto? Basterebbe un “inoltra” di un messaggio di posta elettronica, niente di più semplice e rapido.

Risposta dell’amministrazione (trasparenza amministrativa) … (in attesa) …

Comunque con netto ritardo l’altro ieri sono usciti gli avvisi e le domande per l’emissione degli ultimi buoni spesa del 2020 emessi dallo Stato e lo stesso errore fatto ad aprile si ripresenta dimostrando che si continua a non capire cosa sia il reddito di cittadinanza oltre al fatto che ancora una volta non si comprende quanto spetta per singolo nucleo familiare visto che si indicano solo i tagli anche se da una parte si indica che saranno da 20€ e da un’altra da 10€ (ad esempio Avezzano da € 200,00 fino a 2 componenti, € 300,00 da 3 a 4 componenti , € 350,00 oltre 4 componenti € 350,00). Infatti scrivono nell’avviso “I richiedenti non devono percepire altri sussidi pubblici ovvero reddito di Cittadinanza pari o superiore ad € 600,00“.

In primis non viene escluso chi percepisce la “pensione di Cittadinanza” indipendentemente dall’importo infatti la pensione di cittadinanza e il reddito di cittadinanza non sono sussidi ma sostegni economici e da come è scritto si esclude solo il reddito di cittadinanza e non la pensione di cittadinanza cose distinte perché basate su parametri diversi, in secundis i limiti ISEE sono solo due (9.360,00 € singola persona e 19.656 € per nucleo familiare con più componenti, indipendentemente dal numero dei componenti da 2 a X), in terzis il reddito di cittadinanza è agganciato all’ISEE dell’anno precedente e tiene conto dell’eventuale ISEE corrente 2020 ed è la differenza tra l’ISEE massimo e la somma dei precedenti ISEE (ISEE 2019 + ISEE 2020) fino alla corresponsione del valore ed è quindi a tutti gli effetti un’integrazione allo stesso ISEE previsto per la fascia di riferimento.

Mettere un tetto a 600€ agganciato esclusivamente a questo tipo di entrate (reddito di cittadinanza) inevitabilmente genera dei paradossi.

Ad esempio coloro che percepiscono la pensione di cittadinanza ne hanno diritto se rientrano nei soli due limiti previsti (9.360,00 € singola persona e 19.656 € per nucleo familiare con più componenti, indipendentemente dal numero dei componenti da 2 a X) e questa è superiore al reddito stesso (ad esempio una persona sola prenderebbe un’integrazione al reddito fino a 500,00 € mentre se è pensionato prenderebbe un’integrazione alla pensione fino a 630,00 €) e ancora se nel 2019 l’ISEE di una famiglia di TIZIO composta da madre, padre e figlio è stato di 0,00 € e se nel 2020 TIZIO non ha alcun tipo di reddito percepirà nel 2020 un totale di 800,00 € mensili come reddito di cittadinanza ovvero la differenza tra la soglia ISEE prevista nel 2019 per quel tipo di famiglia e l’ISEE effettivamente registrato [(9.600 € – 0 €)/12 mensilità = 800,00] detratto l’eventuale ISEE corrente del 2020 relativo ad un ipotetico lavoro svolto nel 2020 e quindi non avrà diritto al bonus spesa.

Invece la famiglia CAIO pur avente la stessa composizione della famiglia TIZIO (madre, padre e figlio) e pur registrando lo stesso ISEE di TIZIO nel 2019 (0,00€) qualora sia riuscito a trovare un lavoro occasionale nel 2020 tale da portargli un ISEE corrente nel 2020 di 2.420,00 € ovvero un quarto dell’ISEE calcolato per ottenere il reddito di cittadinanza, CAIO riceverà un reddito di cittadinanza fino a permettergli di raggiungere le 800 € previste, quindi oltre al reddito personale di 202 € riceverà un Reddito di Cittadinanza di 598 € e avrebbe diritto al bonus spesa nonostante sia TIZIO che CAIO hanno lo stesso identico ISEE di riferimento ovvero la stessa situazione economica

FamigliaISEE 2019ISEE corrente 2020Reddito personale 2020Reddito di cittadinanzaSituazione economicaBonus spesa
TIZIO0,00 €0,00 €0,00 €800,00 €9.600,00 €
CAIO0,00 €2.420,00 €202,00 €598,00 €9.600,00 €

o ancora la famiglia SEMPRONIA composta da un adulto e un bambino ne avrebbe diritto solo se non sia in affitto mentre non ne avrebbe diritto qualora fosse in affitto indipendentemente dall’importo (infatti in questo caso avrebbe oltre al reddito di cittadinanza anche il rimborso delle spese di affitto) nonostante abbiano la stessa situazione economica e capacità di spesa

FamigliaISEE 2019ISEE corrente 2020Reddito personale 2020AffittoReddito di cittadinanzaBonus spesa
SEMPRONIA
con affitto
0,00 €000 €o,00 €50,00 €600,00 + 50,00
SEMPRONIA
senza affitto
0,00 €0,00 €0,00 €NO600,00 + 0,00

o ancora la famiglia MEVIO composta da due pensionati entrambi ultra 67enni avrebbe diritto ad una pensione di cittadinanza pari a 1,4 volte la soglia minima (882,00 €) la situazione è notevolmente diversa se questa ha una pensione di cittadinanza ad integrazione o pura e semplice

FamigliaPensione da lavoroPensione di cittadinanza
(integrazione)
Situazione economicaBonus spesa
MEVIO
non integrata
0,00 €882,00 €10.584,00 €
MEVIO
integrata
500,00 €382,00 €10.584,00 €

Quindi quando si tratta di distribuire questi bonus forse sarebbe il caso oltre ché di chiedere “aiuto” alla minoranza, di coinvolgere chi si occupa per mestiere anche di queste pratiche e conosce ogni singola spigolatura altrimenti non si eviteranno i paradossi come quelli sopra descritti.

Imparassero da altri comuni ad esempio Avezzano che ha messo limiti molto più alti (ad esempio il limite della disponibilità su un conto corrente dimenticando i conti depositi) visto che i buoni verranno distribuiti con una graduatoria sulla priorità e non sul escludendo a priori in base a dei parametri tra l’altro scritti male.

Un suggerimento all’amministrazione comunale che evidentemente è in netta difficoltà su tutto. Le teorie sono tali solo se portate all’estremo mantengono la loro validità. Ma forse è troppo complicato.

Vi aspetto domani per l’ultima parte sul BIM …

Articolo scritto e pubblicato da Giuseppe Pea in data 20.12.2020 alle ore 7:00

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