Due brevi storie tristi

Di 17 Ottobre, 2020 0 0
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Prima storia triste. Ci avrei scommesso, ma sarebbero troppe le scommesse da fare. Comunque a più di qualcuno avevo anticipato che la gara non si sarebbe fatta.

Sapete che le gare per il servizio trasporto scolastico e il servizio mensa scolastica sono state distribuite tra i Comuni di San Vincenzo V.R. e Balsorano. A San Vincenzo il più “complicato” trasporto scolastico, con una buona base di partenza grazie al lavoro svolto dal precedente responsabile coadiuvata da qualche amministratore che all’epoca si impegnava efficacemente mentre oggi sembra tutto alla deriva, e a Balsorano la mensa.

Orbene la scommessa era che a Balsorano si sarebbe proceduto all’ennesima proroga (non è tecnica perché della gara non vi è traccia) con la “scusa” dell’emergenza Covid, ma credo sinceramente che anche senza Covid ci sarebbe stata la proroga.

Quindi con la stessa emergenza il Comune di San Vincenzo porta regolarmente a termine la gara, Balsorano, che ha un contratto scaduto da 8 mesi, tra l’altro parliamo di una gara ripetitiva e ridotta in termini di complessità, non ci riesce. Il bello è che quando il sottoscritto chiedeva di usare le economie per il mancato servizio mensa venivo rimproverato perché c’erano dei contratti da rispettare, peccato che fossero scaduti e prorogati e che quindi potevi interromperli visto che il servizio non veniva reso. Evidentemente non sanno cosa succede in quell’edificio, ma questo è un altro discorso.

Comunque da come sembra, il segretario responsabile del procedimento non è mancato 1 giorno quindi su cosa abbia inciso il Covid non è dato a sapersi. Forse non è al corrente che spetta l’incentivo tecnico. Sapendolo sicuramente la farà nel giro di qualche settimana anche perché è riuscito a farsi pagare i diritti di rogito di un contratto prima ancora della sua esistenza (è come se tu venissi pagato prima di essere assunto, dire che è assurdo è poco).

Seconda storia triste. A giugno del 2019 il Comune passa da Enel Energia a Sorgenia. Il passaggio era giustificato da un prezzo dell’energia (pari 0,04866 €/Kw, che tra l’altro come tutti sanno non è l’unico elemento della bolletta) più basso di quello indicato dalla Consip e quindi economicamente vantaggioso rispetto al contratto già in vigore che era agganciato all’art. 29 dell’AEEG ovvero aveva un prezzo fisso stabilito dall’autorità dell’Energia sostanzialmente riservato ai cattivi pagatori (che quindi oltre a pagare tariffe al massimo si pagano anche interessi sui ritardati pagamenti).

Ebbene dopo poco più di un anno ecco subentrare la nuova fornitrice di energia elettrica, la sconosciuta Thema Energia Srl ad un prezzo ignoto.

Direte perché cambiare gestore? Semplicemente perché nel frattempo anche il contratto Sorgenia si era agganciato all’art. 29 dell’AEEG ovvero quella tariffa riservata ai cattivi pagatori. Quindi sarebbe più corretto dire che i maggiori costi sono esclusivamente imputabili all’amministrazione inadempiente e non alla società fornitrice di energia elettrica.

Aspetto di capire come sia possibile nonostante si dichiari che la situazione di cassa del Comune sia spettacolare non riuscire a pagare le bollette e pensare che ogni anno risparmiano “volontariamente” centinaia di migliaia di euro sulle spese di personale che evidentemente vogliono tenere basse così ad ogni problema è sempre valido il leit motiv “non c’è personale”.

Comunque per risolvere il problema, basterebbe pagare le bollette prima della loro scadenza. Evidentemente è difficile da capire.

Ad maiora e al prossimo gestore.

Articolo scritto e pubblicato da Giuseppe Pea in data 17.10.2020 alle ore 10:30

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