Lo spazzamento strade, roba da guinness dei primati

Di 16 Ottobre, 2020 8 0
Tempo di lettura: 5 Minuti

In queste giornate piovose ho pensato al nuovo servizio di spazzamento strade che andrà a sostituire parzialmente quello della carta (che passerà da settimanale a bisettimanale) e ridurrà quelli legati agli altri rifiuti.

Ci ho pensato soprattutto per il fatto che siamo forse uno dei rari comuni (se non l’unico) a prevedere questo servizio anche in pieno inverno, tra l’altro parliamo di un servizio fornito in un comune dove scarseggiano le vie alberate (basta vedere viale S. Francesco come era e come è) e dove molte caditoie non vengono pulite non perché non c’è manutenzione ma perché c’è commistione tra acque bianche e acque nere, ovvero caditoie che se pulite potrebbero causare problemi al sistema di depurazione (probabili sversamenti di materiale dalle vasche di raccolta).

Una cosa è certa, questo servizio sostitutivo dei servizi Porta a Porta, che onestamente non pensavo essenziale, costa oltre 68 mila euro per anno (per la precisione 68.118,54 € ovvero 5.676,55 euro al mese come dichiarati dalla Segen) e sono integralmente pagati con i soldi dei cittadini tramite la tassa rifiuti ma incredibilmente nel prospetto di gara non sono indicate le vie interessate al servizio dimostrando ancora una volta la superficialità dell’offerta incentrata esclusivamente sul personale da utilizzare e le relative giornate. Ma qui sorgerebbe subito una domanda!

Se si può ragionevolmente ridurre il servizio dichiarando comunque raggiungibile l’obiettivo della percentuale di raccolta differenziata (tra l’altro il controllore e il controllato è lo stesso soggetto ovvero chi dovrebbe dirti la percentuale di differenziata raggiunta e la relativa penalità qualora non si rispetti il valore minimo, è la stessa Segen) è valido, per logica conseguenza, il presupposto che il servizio potrebbe essere svolto affrontando meno spese (visti anche gli elevati importi dei contratti nazionali dei dipendenti).

Quindi perché invece di ridurre i costi ai cittadini (almeno 54.361,59 € come dichiarati dalla Segen a seguito della riduzione dei servizi forniti) si è deciso di creare un nuovo servizio? Ognuno può trarre le proprie conclusioni !!!

Ovvero la priorità oggi, con la peggior crisi economica dai tempi della seconda guerra mondiale, è quella di ridurre i costi o è quella di aumentarli assumendo nuovo personale? Tra l’altro si aumenteranno creando nuovi posti di lavoro riservati a persone inevitabilmente vicine ad una certa cerchia di potere, in totale assenza di trasparenza, esattamente il contrario di quello che ho sempre sostenuto, che pur attualmente limitati a un orario ridotto avranno più possibilità di altri se si deciderà in futuro di procedere a nuove assunzioni utilizzando la stessa partecipata, come tra l’altro già successo.

Ma la cosa più assurda, che ho fatto subito presente, è la conseguenza della programmazione che ad oggi prevede 1 giorno a settimana (il venerdì mattina) per tutto il periodo invernale e di un ulteriore servizio bisettimanale durante il periodo estivo (il mercoledì mattina).

Secondo voi avranno fatto una stima della superficie interessata al servizio, ovvero quanta strada riuscirebbero a pulire nell’arco di un turno, almeno per avere un’idea del servizio che hanno richiesto alla Segen?

In rete si trovano gare nelle quali si evidenzia come se la pulizia fosse fatta da un operaio a terra, questo coprirebbe circa 0,9 km ogni ora ovvero circa 5,6 km di strada ogni giorno viste le 6,2 ore giornaliere indicate dalla Segen. Ora se moltiplichiamo questa superficie per i giorni previsti durante l’anno solare (59) è facile desumere che ogni operatore coprirebbe nell’arco di un anno solare una superficie di 330 km/anno. Considerando che il totale delle strade comunali a Balsorano (non parlo delle sole strade interne, ma tutte) è di circa 134 km, vuol dire che il singolo operatore nel corso dell’anno riuscirebbe a pulire tutte le strade (lato destro e lato sinistro) e riuscirebbe quasi a completare un ulteriore giro (diciamo lato destro). Ma che sia chiaro, non parlo di strade interne ma di tutte le strade comunali.

Ora considerando che gli operatori saranno 3, questo vuol dire che complessivamente coprirebbero 990 km/anno ovvero riuscirebbero a pulire 3 volte tutte le strade (facendo entrambi i lati della carreggiata) e avrebbero ancora tempo quasi per completare un ulteriore passaggio completo (entrambi i lati).

Ma le cose cambiano notevolmente se questi operatori vengono affiancati ad un mezzo meccanico ovvero una spazzatrice. Da gare simili (ma con un solo operaio a terra contro i due operai previsti nell’attuale formulazione) si può desumere che se il servizio fosse svolto da una spazzatrice e da un operatore a terra si riuscirebbe a coprire una superficie di 6 km/h nel caso in cui si stabiliscano in anticipo i divieti di sosta e 9 Km/h in caso contrario. Considerando che a terra ci saranno due persone si può regolarmente ipotizzare che la superficie coperta possa essere almeno pari a 9 km per ora. Considerando che per ogni turno si fanno 6,2 ore, ogni giorno si coprirebbero circa 55,8 km che moltiplicati per il numero di giorni nell’arco dell’anno (59) porta ragionevolmente a pensare che si potrebbero pulire con poco meno di 5 turni tutte le strade comunali (il totale anno è di 3.300 km) e quindi nell’arco dell’anno solare si pulirebbero tutte le strade appena 12 volte e ci avanzano anche altri km. Cioè ogni mese coprirebbero tutte le strade e il mese successivo ricomincerebbero da capo. Manche fossimo una zona di mare.

Comunque interessante saranno i giorni di pioggia almeno per capire cosa potranno mai fare gli operatori che dovranno comunque prestare lavoro per 6,2 ore e come sarà utilizzata la spazzatrice che ovviamente in caso di pioggia non potrà essere usata a meno che non vorranno aspirare l’acqua. E pensare che neanche potranno spazzare la neve visto che è un servizio già finanziato con i proventi dell’autovelox.

Direi ottima programmazione più attenta a creare ulteriori sprechi che non a ottimizzare i servizi e quindi i relativi costi. Nulla di nuovo da chi ha ribadito più volte che non è interessata a ridurre i costi ai cittadini ma al tipo di servizio (ovvero alle assunzioni che con tanto vigore si sono più volte chieste alla partecipata e che oggi si sono parzialmente ottenute).

P.S. non dimentichiamoci che chi percepisce il reddito di cittadinanza deve obbligatoriamente prestare lavoro al proprio comune e che quindi di forza lavoro ne avresti a menadito e tutta “gratis” ad eccezione del servizio di “coordinamento borse lavoro” al costo di 12.395 € come sempre senza traccia di trasparenza …….. Ma questo è un dettaglio secondario.

Articolo scritto e pubblicato da Giuseppe Pea in data 16.10.2020 alle ore 7:00

8 Commenti
  • Vincenzo Tuzi
    Ottobre 18, 2020

    Abbiamo pure un laboratorio politico chi sono sti politicanti quando si dice che abbiamo un amministrazzione che non comanda o non sa comandare si rivolge a terzi che amministrazione fantasma che abbiamo auguri ai terzi

    • Giuseppe Pea
      Ottobre 18, 2020

      Caro Vincenzo. Una volta era un gran bel gruppo. Poi più di qualcuno ha tradito la “causa”, basta pensare ad una votazione durante una riunione allargata a tutto il gruppo poi totalmente disattesa, sintomo che quel gran bel gruppo nelle decisioni importanti non conta nulla.

      Quella è stata la seconda grande crepa subito dopo la prima che inevitabilmente sono state le mie dimissioni tanto importanti da essere taciute per interi mesi visto che ad esempio non è stata mai comunicata la nuova composizione della giunta.

      Ora per alcuni chi ha tradito la causa solo soltanto io e mi marchiano come il “male assoluto” da fermare necessariamente come ribadito più volte dal segretario comunale.

      Io sono fiero di essere rimasto coerente con le mie idee e la mia morale che non svenderò per nessuno e in nessuna occasione. Ho spesso ceduto su alcune posizioni dietro rassicurazioni che poi non si sono concretizzate per evidenti interessi di qualcuno.

      Oggi vedo spesso usare il potere che hanno ricevuto per fare dispetti a coloro che non la pensano alla stessa maniera o che si pongono in contrasto con l’amministrazione (dalle pseudo demolizioni dispettose ai divieti di sosta personali).

      Se avrai notato da un bel po’ gli articoli sono in prima persona mentre prima erano in terza e le mie “teorie” erano messe al servizio di tutto il gruppo. Gli altri articoli erano sempre miei ma condivisi o meglio spesso erano una sorpresa anche per gli altri che ovviamente ci hanno giovato.

      Non sai quante volte ho ricevuto minacce su denunce di diffamazione (da assessori, consiglieri, tecnici, segretari, etc) rimaste tali non perché gli altri sono di buon cuore, ma semplicemente perché non ho mai scritto falsità o offeso nessun anche se ammetto qualche volta ho usato della satira (quella di Pinocchia resta il top per me).

      Subito dopo le elezioni sono state molte le richieste di chiudere il blog proprio perché non volevano che fosse in qualche maniera collegato al gruppo di maggioranza.

      Ed è vero, oggi il blog si distingue nettamente da questa maggioranza ed è al contempo lontana da una parte della minoranza che oggi vota spesso con questa maggioranza, il che può dirti che la rotta impostata è spesso quella tracciata da chi ci ha preceduto nonostante i bei propositi durante tutta la precedente campagna elettorale.

      Fino ad oggi nessuno ha dimostrato se nei miei articoli ci siano informazioni false o fuorvianti. Trovano il pelo nell’uovo di un’informazione non totalmente esatta. È un po’ come se davanti ad un quiz di 30 domande tu ti concentri sull’unica non completamente esatta ignorando le 29 corrette.

      Leggono e non commentano, un po’ quello che succede nei consigli comunali dove se non si è capito le redini le hanno poche persone e gli altri sono spettatori paganti (e sono la delusione più cocente).

      Smontare le loro affermazioni non è semplice. Loro possono dire sciocchezze e tu non hai possibilità di replicare visto che quel regolamento tanto criticato perché zittiva la minoranza oggi fa estremamente comodo perché non permette di andare oltre l’intervento (5 minuti) ed una replica (3 minuti).

      E loro erano quelli che si distinguevano dalla precedente amministrazione dicendo che avrebbero cambiato il regolamento. Ma la vendetta evidentemente non sarebbe durata qualche mese ma tutti i 5 anni.

      Mettici che per tacere convocano i consigli comunali basandosi su un regolamento del 1987 che spesso è in contrasto con le leggi che disciplinano le regole all’interno dell’amministrazione comunale (TUEL) e il top si è raggiunto con l’accordo Segen inserito in fretta e in furia con 3 giorni di preavviso per non dare la possibilità di leggere e comprendere bene cosa si approvava.

      Non è un problema per gli altri che votano senza leggere e pongono troppa fiducia in chi non la merita. Ma come mi piace ribadire, il tempo aggiusta sempre le cose.

      Comunque è difficile amministrare, ecco perché prima di assumere un ruolo importante dal Sindaco al consigliere passando dall’assessore non si può non sapere se quello che si firma o si approva è legale o meno.

      Come ai cittadini la legge non ammette ignoranza, ancor di più dovrebbe essere valido per chi gestisce i soldi che sono della comunità e non un’eredità personale.

      Per il resto, basta avere pazienza.

      Buona serata.

    • Vincenzo Tuzi
      Ottobre 18, 2020

      Giuseppe Pea Giuseppe come tu sai io ho votato ed ho fatto votare questa lista preferenze ad Gianluigi croce sono rimasto non molto ma moltissimo deluso c è una cerchia di comandanti dall esterno che non sanno comandare nemmeno a casa loro a dir poco vendicativi ho visto una mattonella dentro all ex elementare di Tuzi sfeggiata con il Rolex sono ormai 2 anni da li ho immaginato che c era un gruppo che cercava vendetta verso Tuzi io non ho votato e fatto votarequesta lista per far vendicare degli ignobili personaggio da li quello che non ho digerito scuola comunque secondo il mio punto di vista è un amministrazzione fallimentare avremo modo di incontrarci e parlarne tu sai io lavoro a milano buon pomeriggio giuseppe

    • Giuseppe Pea
      Ottobre 18, 2020

      Vincenzo Tuzi Sulle mattonelle io penso che non si sarebbe dovuto permettere fin dall’inizio di apporre il proprio logo. Immagina cosa succede se ogni ditta avesse il diritto di apporre il proprio logo sull’opera pubblica. Ci ritroveremo strade con i loghi delle ditte che le hanno riasfaltate, pavimentazioni riparate con il logo delle ditte che hanno eseguito le riparazioni, muri di contenimento o massicciate con il logo delle ditte che le hanno realizzate, pali dell’illuminazione con il logo delle ditte che hanno fatto manutenzione, auto con il logo delle ditte che hanno fatto le riparazioni etc etc … non penso che sul computo metrico ci fosse scritto “betonelle con il logo della ditta istallatrice”.

    • Diodato Scacchi
      Ottobre 18, 2020

      Giuseppe Pea io condivido la tua battaglia e mi trovi pienamente d’accordo su quasi tutti i punti, però sulla mattonella no , allora facciamo demolire anche cavalcavia gallerie che portano lo stemma delle ditte che lo hanno realizzati tipo Irti , Pontelli , Sirti ,ecc ecc.

    • Giuseppe Pea
      Ottobre 18, 2020

      Diodato Scacchi Ma perché dove trovi il logo della ditta che ha posato una pavimentazione in un altro Comune? Quella si chiama sponsorizzazione e non saprai mai se loro ne hanno avuto l’autorizzazione. Anche le betonelle messe sui marciapiedi lungo la nazionale non hanno il logo dell’istallatore e ti ricordo che quella è una sede elettorale. L’unica cosa certa è che nessuno aveva autorizzato a mettere betonelle “personalizzate”, altrimenti sarebbe scattata una denuncia e se non c’è stata, visto il clamore suscitato, vuol dire che quel logo non era mai stato autorizzato.
      Poi un conto è il produttore, un conto è l’istallatore. Non puoi pretendere che le lampadine vengano vendute prive di marchio di fabbrica ma non puoi accettare che la ditta che ti fa la manutenzione e istalla la lampadina poi incida sul palo il nome della ditta o il suo logo.
      Si possono fare tantissimi altri esempi come il meccanico che ripara la vettura e mette il suo logo.
      O l’elettricista che ripara il quadro elettrico e poi ci mette il suo riferimento.

    • Diodato Scacchi
      Ottobre 18, 2020

      Giuseppe Pea sono d’accordo che non andava messa, però per toglierla ci sono modi e modi.

    • Vincenzo Tuzi
      Ottobre 19, 2020

      Comunque è stato è stata una una gran vigliaccata se così si può dire era una COSA mirata non è così che si governa un paese avete fatto come propone e don Camillo non siete per la coesione come io pensavo un amministrazzione basato sulla vendetta non fa per me io non voterò mai più questa lista come me ce ne sono parecchi buona giornata

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