Lo scorso 31 ottobre la Giunta Comunale ha approvato il DUP, o Documento Unico di Programmazione semplificato per il periodo 2025-2027, che trovate qui.
Rassegnamoci.
Il 2024 è l’ennesimo anno con le entrate tributarie record (1.239.288,00 € +10% rispetto al 2019 pari a 111.538,00 €), cifra che dovrebbe restare invariata vista la conferma delle aliquote IRPEF, IMU (quasi al massimo) e il record delle entrate previste per la tariffa rifiuti, che ha sfondato per la prima volta i 500 mila euro pur calmierata (i soli costi Segen sono saliti mostruosamente a 531.891 euro (571.147 euro reali considerando i contributi CONAI), contro i 414.000 mila euro del 2020), con costi complessivi che hanno raggiunto i 583.249 euro, fatto che porterà inevitabilmente ad una crescita costante nei prossimi anni della tariffa visti i limiti annuali.
Ma più che un documento programmatico, sembra l’ennesimo libro dei sogni.
Sarà di nuovo sfuggito che il DUP deve comprendere esclusivamente opere pubbliche che siano già finanziate ovvero per ogni opera pubblica prevista nel piano triennale deve esserci un’indicazione chiara delle risorse finanziarie necessarie e della loro sicura provenienza “[…] i lavori da avviare nella prima annualità, devono riportare l’indicazione dei mezzi finanziari stanziati sullo stato di previsione o sul proprio bilancio.”
Questo vuol dire che se l’opera è finanziata da un ente terzo, bisogna citare la determinazione con la quale sono state assegnate le risorse, e quindi non basta la mera presentazione di una richiesta in un ipotetico finanziamento senza alcun esito o dall’esito negativo.
E non credo si sbagliare se dico che siamo l’unico comune in Italia che inserisce nel DUP opere pubbliche prive di coperture. E non è un caso isolato.
Due anni fa scrissi questo articolo “Un elenco triennale dei lavori pubblici straordinario (peccato che il 99% è senza coperture)” …
Adesso ci avviciniamo a concludere il 2024 e vi domanderete, dopo 2 anni, quante di queste opere sono state, non dico concluse, ma almeno cantierate? Non andrei molto lontano dalla verità se rispondessi “quasi nessuna”, come da loro stessa ammissione.
Ma arriviamo al nuovo e incredibile piano triennale delle opere pubbliche (2025-2027) che ovviamente si concentra, come sempre, tutto sul 2025, e per coloro che pensavano che 17.027.684,70 euro indicati nel DUP 2023-2025 fossero una cifra spropositata, ebbene, è stata di poco superata con il nuovo DUP, ma nulla a confronto delle cifre inserite in bilancio per l’annualità 2025 e 2026.
Premesso che è anomala la scarsità di progetti finanziati visti i miliardi messi in gioco dal PNRR, che ci hanno visto destinatari di solo 2 interventi, il primo senza sfruttare tutte le potenzialità messe a disposizione per la realizzazione di un asilo nido (2 milioni per ogni progetto ma assegnati solo 600 mila, oltre a 60 mila dall’avanzo di bilancio), il secondo di 850 mila euro per la messa in sicurezza strada Ridotti/ Balsorano Vecchio (progetto nato nel 2019 ma con importo più elevato, e più volte ritoccato).
Ma veniamo all’incredibile piano triennale delle opere pubbliche del prossimo anno 2025-2027, tutte incredibilmente previste nel 2025, facendo un confronto con quello 2023-2025 a due anni di distanza (in verde i progetti avviati o finanziati, in giallo i nuovi mutui e in rosso quelli senza copertura).
Giusto per rendervi conto delle cifre assurde, nel 2024 i lavori ancora in corso sono:
- rigenerazione impianti sportivi e palestra comunale € 957.139,54, (co-finanziato nel 2019) oggi saliti a 1.349.546,62, differenza coperta quasi tutta dall’infinito avanzo di amministrazione;
- rifacimento campo sportivo “Alfio Tuzi” € 1.270.000,00 (100% coperto da Mutuo);
- lavori di costruzione di un nuovo asilo nido mediante la demolizione e ricostruzione di un edificio pubblico – Fondi PNRR- Missione 4 – Componente 1 – Investimento 1.1: € 600.000,00 a cui aggiungere altri 60 mila euro ovviamente presi dall’avanzo di amministrazione;
- lavori di adeguamento sismico funzionale dell’edificio sito nel parco della rimembranza destinato a scuola dell’infanzia e asilo nido: € 1.126.095,12 (in graduatoria nel 2019, finanziato da fonti Regionali nel 2022 e poi inserito nel PNRR, non ancora avviato).
Nel precedente articolo scrivevo “A fronte di 17.027.684,17 euro inseriti nel programma triennale, annualità 2023 (specifico solo il 2023), ben 16.837.684,19 (il 98,88%) non hanno copertura (assente o non indicata) e non hanno la ragione giuridica per essere inseriti nel piano triennale.”
Ebbene oggi siamo arrivati alla ragguardevole cifra di 17.093.762,09 euro inseriti nella sola annualità 2025 (il 94% senza copertura) visto che gli unici che hanno copertura sono gli 850.000 € della messa in sicurezza strada Ridotti/ Balsorano Vecchio, intervento parzialmente finanziato nel 2022 e poi inserito nel PNRR e i 150.000 euro per il fiume liri, inseriti nella programmazione del 2018. Oltre questi abbiamo qualcosa come 1,1 milioni di nuovi mutui previsti. Come intendano coprire i restanti 14.993.762,09 di euro, c’è da chiederselo.
Ma non è nulla in confronto alle cifre inserite nelle annualità di bilancio 2024 e 2025, che sono fuori da ogni logica, basta pensare che nel 2022 le entrate in conto capitale (per investimento, ad esempio edilizia, lavori stradali etc) erano 1.057.198,32 euro, e 603.629,82 euro nel 2023.
Ebbene, la previsione per il 2024, ormai in chiusura, parlano di una stratosferica cifra di 27.140.534,68 di nuove entrate, oltre agli 800.000 euro di nuovo mutuo. Giusto per rendervi conto Avezzano ne ha inseriti nel 2024 “solo” 19,751,272.96.
Ma anche con le cifre del 2025 non si va molto lontano visto che in bilancio ci sono ulteriori 16.443.762,07 e nuovamente altri 800.000 euro di nuovo mutuo, per poi scendere drasticamente a 150.000 nel 2026 e nel 2027.
Il grafico seguente vi chiarisce l’assurdità dei dati riportati nel DUP.
Cifre assurde che però evidenziano l’intenzione di questa amministrazione di attivare nuovi mutui per 1.645.284,10 euro (822.642,05 per il 2024 e la stessa cifra per il 2025), portando il totale a quasi 7 milioni di euro nel 2025.
Giusto per rendervi conto, nel 2017 eravamo fermi a poco più di 3 milioni di euro. Le due amministrazioni Buffone, secondo le loro stesse previsioni, ci porteranno in dote un indebitamento ulteriore di 4 milioni di euro, cifra che i cittadini saranno chiamati a restituire nei prossimi 20/25 anni, per soddisfare le manie di grandezza degli amministratori.
E anche qui non bisogna andare molto indietro. Nel 2022 scrivevo un articolo dal titolo “4.452.318,31 euro di debiti (poi saranno 5.655.700,38 euro)” e all’interno riportavo “Nel 2017 il debito era di 3.182.318,31 euro con un debito pro-capite di 913,67 euro. Il 31 dicembre 2021 ci sarà un primo salto a 4.452.318,31 euro con un debito pro-capite pari a 1.354,11 euro dal neonato al centenario […] Il prossimo anno è previsto un altro mutuo per ulteriori 1.350.744,00 euro che porteranno l’indebitamento del comune alla spaventosa cifra di 5.655.700,38 euro che divisi i 3.288 abitanti fa un debito pro capite di 1.720,10 euro dal neonato al centenario”. Questo si ripercuote anche sulle rate per la restituzione dei mutui, passate da 220 mila euro a 298 mila euro, coperte dalle entrate tributarie mai così alte.
Ora la previsione che ha portato il debito a 5,655 milioni di euro si è avverata.
Se resterà ferma la volontà di richiedere un ulteriore mutuo di 800.000 euro per il 2024 si arriverà ad un debito complessivo di 6,1 milione di euro pari ad un debito pro capite di 1.850 euro e se si confermerà anche l’ulteriore mutuo da 800.000 euro anche nel 2025, si arriverà ad un debito complessivo di 6,7 milioni di euro, pari ad un debito pro capite di 2.030 euro.
Record dopo record.
Ma più che inserire altre opere pubbliche, cercassero di finire quelle che hanno iniziato.
Per la rigenerazione impianti sportivi e palestra comunale, sono passati da un importo lavori pari a 957.139 euro, bando 2018 e assegnazione 2019, ad una spesa attuale di 1.349.546,62 € (+41%) e mi sono sinceramente sfuggite tutte le coperture (avanzo di amministrazione?).
Per non parlare dei costi infiniti e fuori da ogni logica per la piazzetta realizzata davanti al plesso scolastico che doveva costare 113.894 euro, poi saliti a 153.000 euro (finanziato dall’avanzo di amministrazione ovviamente). Ad oggi sappiamo che serviranno altri 32.624 euro per completarla (ovviamente presi da quello che sembra un infinito avanzo di amministrazione), e non credo di sbagliare nel dire che è costata qualcosa come 283.490 euro.
Ah dimenticavo.
Con l’avanzo di amministrazione probabilmente si pagherà anche il conguaglio 2022/2023 della Engie, per la pubblica illuminazione e il riscaldamento, che ammonta all’imponente cifra di 158.616,65 euro ovviamente da liquidare anche se parte non è nemmeno inserita in bilancio. Costi che anche a seguito dell’ampliamento dell’impianto ha portato il canone da 198 mila a 250 mila euro l’anno per i prossimi 12 anni (quando era nettamente più economico, attingere ai finanziamenti sempre disponibili).
Dulcis in fundo, il DUP prevede ulteriori spese pari a 300.000,00 euro per il 2025 e altrettanti per il 2026, relative all’Asilo nido Comunale da ricavare dai fondi comunali e da un’ipotetica compartecipazione privata.
Da dove uscirà tutti questa montagna di soldi, però, nessuno lo sa’.
P.S. L’ultima variazione al bilancio ha registrato un ennesimo utilizzo dell’avanzo di amministrazione (ho perso il conto) e un equilibro di bilancio che si regge solo grazie all’utilizzo dell’intero avanzo di amministrazione.
A fronte di un avanzo a rendiconto di 374.033,90 €, si prevede nel corso del 2024 un utilizzo di 183.874,80 € per coprire il disavanzo delle spese correnti, e 220.279,10 € per coprire il disavanzo delle spese di investimento. Se la matematica non è un’opinione fa -30.120,00 €. Se ci mettete i crediti Engie relativi al conguaglio 2022/2023 che non risultano tra i residui passivi ne nell’attuale bilancio, per un totale di 52.872,00, fa sprofondare il disavanzo a -82.992,00, cifra che andrebbe prioritariamente coperta con variazioni di bilancio o utilizzo del fondo di riserva (che è 0 euro), e qualora non vi è la possibilità di copertura nel bilancio 2024, visto il principio della competenza finanziaria, va riconosciuto il debito fuori bilancio con relativo invio alla competente Corte dei Conti. Cosa che un responsabile dovrebbe sapere. Ma ho paura che sia la punta del solito iceberg.
Articolo scritto e pubblicato da Giuseppe Pea, 20.11.2024
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