Il nuovo ISEE 2015

Di 23 Novembre, 2015 0 0
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Isee 150 Il ministero del lavoro ha elaborato una prima stima sull’ISEE 2015, ossia sul nuovo indicatore economico necessario per avere sconti sulle prestazioni sociali, sanitarie e scolastiche. Secondo il ministero le richieste sono state ben il 24% in meno rispetto al 2014 (nei primi 6 mesi sono state 2,2 milioni di richieste contro i 2,6 milioni di richieste). Le dichiarazione Isee con patrimonio immobiliare nullo (coloro che non hanno terreni o abitazioni di proprietà) sono crollate dal 73,7% del 2014 al 18,9% del 2015. Nel dettaglio l’Isee è aumentato per il 36,5% dei dichiaranti, è stabile per il 16,6% ed è diminuito o si è azzerato per il 46,9%.

A differenza degli anni nel nuovo Isee ha un maggiore peso la componente patrimoniale che oltre al patrimonio immobiliare prevede la dichiarazione della disponibilità liquida presente sui conti correnti e sui libretti di risparmio (il patrimonio mobiliare). L’obiettivo del ministero è ottenere una maggiore equità per l’accesso a tali agevolazioni. Gli uffici inoltre potranno procedere ad una serie di verifiche per certificare la dichiarazione presentata dal cittadino.

La flessione è giustificata principalmente dal fatto che ci si espone a controlli sul proprio patrimonio mobiliare, che peraltro è già pienamente entrato a regime visto che da ottobre l’agenzia delle entrate può accedere ai dati dei correntisti. Un altro motivo è che i Comuni non si sono ancora adeguati è utilizzano ancora come parametro il reddito (in molti hanno confermato per il 2015 le agevolazioni già avviate o hanno rinviato i bandi) e non il nuovo Isee che tra l’altro ha adeguato anche le soglie per accedere alle agevolazioni. Ad esempio la franchigia relativa al patrimonio mobiliare, passa dai 15.494 ai 10.000€ incrementabili di 1.000 € per ogni figlio oltre il secondo. Inoltre uno degli indici che viene preso in considerazione per valutare il patrimonio mobiliare è la giacenza media che di suo non è indicativa dello stato patrimoniale visto che può facilmente essere un indebitamento del dichiarante (cioè un eventuale giacenza alta può derivare dal fatto che il cittadino abbia nel corso del 2014 chiesto finanziamenti e quindi abbia lasciato in deposito una parte del credito ottenuto dalla banca che ha quindi contribuito ad alzare tale media). Un altro motivo che ha portato a questa flessione è che molti cittadini trovandosi vicino alla soglia per ottenere le agevolazioni, preferiscono non presentare alcun Isee e quindi non vogliono mettere a nudo i propri patrimoni pagando anche una tariffa maggiore, dividendo quindi i cittadini in coloro che devono comunque mettere a nudo i propri patrimoni (che è del tutto legittimo soprattutto per una questione di equità) e coloro che se pur probabilmente rientrano nella soglia preferiscono non dichiarare nulla per non dover dichiarare il proprio patrimonio (e tra questi c’è sicuramente qualche “furbetto”).

Ma quali sono le agevolazioni fiscali erogabili dopo la presentazione dell’Isee?. Tra i tanti citiamo gli assegni di maternità, i contributi per le famiglie numerose (con più di 3 figli), le riduzioni delle rette scolastiche, le borse di studio, i servizi sanitari, lo sconto sulle bollette telefoniche (abbonamento mensile ridotto al 50% per chi ha un reddito familiare non superiore a 6.713,94 € e con una persona a l’interno del nucleo famigliare titolare di pensione di invalidità civile o assegno sociale, oppure, con più di 75 anni), lo sconto sulle bollette della luce (il limite di reddito ISEE per accedere al contributo è pari a 7.500 euro e non superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose con più di 3 figli a carico) e del gas e in alcuni comuni anche agevolazioni sulla tassa rifiuti, quelle che avrebbero giustificato l’incremento della tariffa (che come sapete si è cercato di incrementare con una delibera poi bocciata dal Ministero).

Se volete comunque maggiori dettagli, rivolgetevi al CAF locale che potrà risolvere ogni vostro dubbio in merito o al dirigente dei servizi demografici che per il nostro comune è il Sig. Antonio Villa.

Comunque la nuova impostazione dell’Isee, anche se da una parte ha fatto emergere quei cittadini che hanno ricevuto agevolazioni senza averne diritto, ha creato non pochi malumori anche ai cittadini che hanno mantenuto quei diritti, malumori che sono sfociati in diversi ricorsi al Tar del Lazio mentre si è in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che dovrà decidere sulla validità del nuovo Isee, sentenza prevista per il 3 dicembre.

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