Pecore, cani e pastori

Di 31 Marzo, 2021 0 0
Tempo di lettura: 4 Minuti

Le pecore seguono il gregge guidato dai pastori con l’aiuto dei cani. Questa è la natura e la natura non si può cambiare.

Onestamente pensavo che gli amministratori avrebbero lasciato la decisione al Tribunale senza arrampicarsi sulle teorie di un tuttologo come il Segretario Comunale Falcone, responsabile di un’infinità di uffici e recentemente condannato sia dal Tribunale Civile che dalla Corte dei Conti (sentenze non definitive ovviamente, intramezzate da una prescrizione per abuso d’ufficio), e invece lo assecondano per l’ennesima volta nella scelta di schierare il suo legale di fiducia (un all-in per sbancare il tavolo) che affronterò per la prima volta in un’aula di tribunale, da solo (ho chiesto e ottenuto la difesa senza legale proprio per non arrecare danni all’ente) per vedere se sia legale, scusate il gioco di parole, chiedere l’accesso al registro del protocollo e al programma di contabilità (entrambi in sola consultazione e con relative credenziali) e di riflesso se sia legittimo il loro silenzio e la loro difesa ad oltranza ovviamente fatta per nascondere il più possibile le loro azioni o, mi verrebbe da pensare oggi, le loro “malazioni”.

Spero che capiate, cari concittadini, chi e cosa stanno difendendo. Se hanno voluto incaricare il legale vuol dire che hanno ben compreso le richieste ed è l’ennesima conferma che le continue negazioni del segretario sono ben condivise dalla maggioranza.

Quindi si tutela nuovamente il Segretario nella sua scelta di tenere ogni atto debitamente nascosto, scelta condivisa con la maggioranza, così come fa/fanno da ormai 2 anni negando sistematicamente ogni accesso agli atti al sottoscritto, tra l’altro richieste non pretestuose ma necessarie per svelare alcune “incongruenze”.

In fondo ci sarà un motivo se ci tengono così tanto a nascondere i documenti, altrimenti non si spiega tutto questo ostruzionismo.

Oggi ancora di più mi domando con che coraggio si parla di “trasparenza amministrativa”.

Da parte mia ho ben chiaro chi sono gli amici, chi erano i “neutri” e chi sono i nemici. Oggi non ci sono più tante tonalità di grigio, c’è quasi esclusivamente il bianco e il nero. Quasi tutti hanno rivelato la loro natura e alcuni sono stati un’autentica sorpresa, non dico per presa di posizione, ma in termini di onestà intellettuale.

Ovvio che questa decisione mi porterà a rivalutare la mia posizione da oggi in poi. Nessuna tutela per nessuno. Quell’epoca oggi è finita, ovvero è finita il 18 marzo. Perché tutti sanno che è illegittimo il loro rifiuto visto che anche con il precedente Segretario il rifiuto era stato “salvato in extremis” ed era chiaro che era solo temporaneo.

Nessun problema.

Questa loro decisione non mi è del tutto inaspettata (inaspettata qualche firma in quell’atto), in fondo le possibili evoluzioni erano 2, non costituirsi o costituirsi con un legale. Io metterei una terza, concedere l’accesso al registro e al programma di contabilità confidando in una rinuncia al ricorso, ma ovviamente era l’ipotesi meno probabile.

Hanno scelto la linea più rigida, costituirsi con un legale ovviamente a spese della cittadinanza (5.680 euro, anche se prima di dire una cifra precisa controllerei il cellulare del Segretario), quelle stesse spese alle quale io ho volontariamente rinunciato avendo chiesto e ottenuto di difendermi da solo convinto della mia posizione. Loro, tutelati dall’ente, vanno diritti cercando nel limite dell’assurdo di difendere un Segretario che ormai i Tribunali conoscono bene per altre ragioni e che loro evidentemente amano sempre di più. In fondo i simili si amano.

Ricordo che si definivano “diversi”. Qualcuno in campagna elettorale diceva di essere una spanna sopra un’altra candidata. Oggi direi che la situazione si è invertita non perché l’altra sia migliorata, ma perché la prima è nettamente peggiorata.

In effetti sono enormemente peggio di chiunque altro li abbia preceduti (oggi almeno in parte rivalutati) semplicemente perché a differenza degli altri che non hanno mai nascosto la loro natura, i “nuovi” si sono sempre dichiarati diversi dai “vecchi” dimostrando in realtà di essere peggio perché hanno riconosciuto dove c’era del marcio (o meglio gli è stato mostrato dove c’era del marcio perché non erano in grado di vederlo) e nella migliore delle ipotesi hanno lasciato il marcio.

Basta vedere il regolamento del consiglio comunale, tanto disprezzato quando si era all’opposizione, tanto amato quando si è in maggioranza.

Ma in fondo l’ordine era ed è di “ripagarli con la stessa moneta“, ordini che ovviamente provenivano dagli unici due membri della vecchia opposizione che avevano subito un tale “affronto” (Buffone e Laurini) mentre per tutti gli altri nuovi, che ovviamente non avevano subito alcun torto, doveva essere una questione temporanea ed invece è durata 4 anni su 4. In fondo i consiglieri oggi di opposizione, ieri di maggioranza, dovevano capire cosa significa fare opposizione con 2 interventi di pochi minuti. Evidentemente in 4 anni la lezione di moralità dagli immorali non è ancora finita.

Meglio non prolungarmi oltre quindi mi faccio da solo un “in bocca al lupo”.

Ma come dico sempre, il tempo mette ognuno al proprio posto. Ogni regina sul suo trono. Ogni pagliaccio nel proprio circo.

P.S. Sto pensando di aprire un crowdfunding (raccolta fondi) per recuperare le eventuali spese legali da restituire all’amministrazione qualora il mio ricorso non abbia fortuna 😎

P.S.2 Ovviamente in tutta questa storia io sono orgogliosamente la pecora nera.

Articolo scritto e pubblicato da Giuseppe Pea alle ore 20:00 del 31.03.2021.

Nessun Commento Presente.

Rispondi