Nel Comune di Balsorano, esiste un regolamento chiaro e deliberato dalla stessa Giunta comunale: disciplina la ripartizione degli incentivi tecnici per il personale interno impegnato nella gestione degli appalti di lavori, servizi e forniture. Una normativa dettagliata, precisa nelle percentuali massime erogabili per ciascuna attività, con tetti rigidi soprattutto per quelle che più facilmente possono essere gonfiate a piacimento, come la collaborazione al RUP, che non può superare, o almeno non dovrebbe, il 20% dell’incentivo massimo.
Eppure, basta leggere le ultime determinazioni di liquidazione degli incentivi, 64, 65, 75 e 76, per scoprire che quel regolamento viene ignorato sistematicamente, trasformando uno strumento pensato per premiare l’efficienza in una vera e propria rendita interna. Le cifre non sono stratosferiche, ma il principio violato è enorme.
La tabella del regolamento per i servizi e forniture prevede chiaramente:
- RUP: max 45%
- Collaboratori RUP: max 20%
- Predisposizione atti di gara: max 5%
- Altre voci (programmazione, redazione relazione, regolare esecuzione): max 30%, ma solo se dimostrabili.
| Attività | % massima |
|---|---|
| Programmazione della spesa per investimenti | 4% |
| RUP | 45% |
| Collaborazione all’attività del RUP (uffici tecnici, ragioneria, ecc.) | 20% |
| Redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica | 5% |
| Redazione del progetto esecutivo | 2% |
| Coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione | 2% |
| Verifica del progetto ai fini della sua validazione | 5% |
| Predisposizione dei documenti di gara | 5% |
| Direzione dei lavori | 2% |
| Ufficio di direzione dei lavori (direttore operativo, ispettore di cantiere) | / |
| Coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione | 2% |
| Direzione dell’esecuzione | / |
| Collaboratori del direttore dell’esecuzione | / |
| Collaudo tecnico-amministrativo | 2% |
| Regolare esecuzione | 2% |
| Verifica di conformità | / |
| Collaudo statico o certificato di regolare esecuzione | 2% |
La tabella del regolamento per i servizi e le forniture prevede chiaramente dei massimali per ogni attività. Ma l’analisi delle liquidazioni mostra che queste soglie sono state sistematicamente superate o applicate a funzioni non svolte o non documentate.
Nella gara per il servizio di trasporto scolastico e assistenza (imponibile: € 202.891,78), l’incentivo massimo teoricamente disponibile è pari al 2%, ovvero € 4.057,84. Tuttavia, la ripartizione delle somme ai funzionari avviene come se il 2% fosse un diritto acquisito, non un limite massimo vincolato alle attività realmente svolte.
| Attività | % | Importo (€) | Compatibilità con appalto trasporto |
|---|---|---|---|
| Programmazione della spesa per investimenti | 4% | € 162,31 | ⚠️ Dubbia (se non formalizzata) |
| RUP | 45% | € 1.825,03 | ✅ Sì |
| Collaborazione al RUP (uffici) | 20% | € 811,57 | ✅ Sì |
| Redazione progetto di fattibilità tecnica ed economica | 5% | € 202,89 | ⚠️ Dubbia (di solito assente nei servizi) |
| Redazione progetto esecutivo | 2% | € 81,16 | ❌ No |
| Coordinamento sicurezza in fase di progettazione | 2% | € 81,16 | ❌ No |
| Verifica del progetto | 5% | € 202,89 | ❌ No |
| Predisposizione documenti di gara | 5% | € 202,89 | ✅ Sì |
| Direzione lavori | 2% | € 81,16 | ❌ No |
| Coordinamento sicurezza in fase di esecuzione | 2% | € 81,16 | ❌ No |
| Collaudo tecnico-amministrativo | 2% | € 81,16 | ❌ No |
| Regolare esecuzione | 2% | € 81,16 | ⚠️ Dubbia (se svolta con tracciabilità) |
| Collaudo statico / Certificato regolare esecuzione | 2% | € 81,16 | ❌ No |
Riepilogando
| Categoria | % | Importo (€) | Note |
|---|---|---|---|
| ✅ Giustificabili | 70% | € 2.839,38 | RUP, collaboratori, documenti di gara |
| ⚠️ Dubbie | 13% | € 528,52 | programmazione, progetto di fattibilità, regolare esecuzione |
| ❌ Ingiustificabili | 17% | € 689,94 | progettazione, sicurezza, collaudo, direzione lavori |
Tuttavia considerando che le liquidazioni sono state erogate per l’attività di RUP e collaborazione al RUP, gli incentivi erogabili sono inferiori a quelli erogati
| Attività | % ammessa | Importo massimo | Liquidato o attribuito | Differenza “oltre soglia” |
|---|---|---|---|---|
| RUP (Tullio) | 45% | € 1.825,03 | € 2.556,45 | ❌ € 731,42 |
| Collaborazione/supporto RUP (Lancia + Di Rocco) | 20% | € 811,57 | € 1.460,08 | ❌ € 648,51 |
| Totale liquidato oltre soglie regolamentari | – | – | – | ✅ € 1.379,93 |
Nella gara per il servizio relativo alla mensa scolastica (imponibile: € 155.654,66), l’incentivo massimo teoricamente disponibile è pari al 2%, ovvero € 3.113,09. Tuttavia, la ripartizione delle somme ai funzionari avviene come se il 2% fosse un diritto acquisito, non un limite massimo vincolato alle attività realmente svolte.
| Attività | % | Importo (€) | Compatibilità con appalto trasporto |
|---|---|---|---|
| Programmazione della spesa per investimenti | 4% | € 124,52 | ⚠️ Dubbia (se non formalizzata) |
| RUP | 45% | € 1.400,90 | ✅ Sì |
| Collaborazione al RUP (uffici) | 20% | € 622,62 | ✅ Sì |
| Redazione progetto di fattibilità tecnica ed economica | 5% | € 155,65 | ❌ No |
| Redazione progetto esecutivo | 2% | € 62,26 | ❌ No |
| Coordinamento sicurezza in fase di progettazione | 2% | € 62,26 | ❌ No |
| Verifica del progetto | 5% | € 155,65 | ❌ No |
| Predisposizione documenti di gara | 5% | € 155,65 | ✅ Sì |
| Direzione lavori | 2% | € 62,26 | ❌ No |
| Coordinamento sicurezza in fase di esecuzione | 2% | € 62,26 | ❌ No |
| Collaudo tecnico-amministrativo | 2% | € 62,26 | ❌ No |
| Regolare esecuzione | 2% | € 62,26 | ⚠️ Dubbia (se svolta con tracciabilità) |
| Collaudo statico / Certificato regolare esecuzione | 2% | € 62,26 | ❌ No |
Riepilogando
| Categoria | % | Importo (€) | Note |
|---|---|---|---|
| ✅ Giustificabili | 70% | € 2.179,15 | RUP (45%), collaboratori (20%), documenti di gara (5%) |
| ⚠️ Dubbie | 6% | € 186,78 | programmazione, progetto di fattibilità, regolare esecuzione |
| ❌ Ingiustificabili | 24% | € 747,51 | progettazione, sicurezza, collaudo, direzione lavori |
Tuttavia considerando che le liquidazioni sono state erogate per l’attività di RUP e collaborazione al RUP, gli incentivi erogabili sono inferiori a quelli erogati
| Attività | % ammessa | Importo massimo | Liquidato o attribuito | Differenza “oltre soglia” |
|---|---|---|---|---|
| RUP (Tullio) | 45% | € 1.400,90 | € 2.179,15 | ❌ € 778,25 |
| Collaborazione/supporto RUP (Bianchi + De Blasis) | 20% | € 622,60 | € 1.245,20 | ❌ € 622,60 |
| Totale liquidato oltre soglie regolamentari | – | – | – | ✅ € 1.400,85 |
Cioè non è sufficiente rinominare l’attività da “collaborazione” a “supporto” per avere diritto ad ulteriori 20% degli incentivi, cosa che evidentemente è stata fatta per cercare di nascondere la furbata.
E qui va fatta una precisazione importante: con il nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 36/2023), il regolamento non è più obbligatorio in senso formale, secondo quanto chiarito dal MIT e in parte dall’ANAC. Tuttavia, la sua presenza resta fondamentale per garantire la legittimità, la trasparenza e la tracciabilità delle erogazioni. In assenza di un regolamento aggiornato, le liquidazioni possono essere considerate illegittime, e non è possibile erogare incentivi senza un atto generale o criteri documentati, definiti preventivamente.
Dal Parere Corte dei Conti Piemonte n. 145/2024 “Il nuovo quadro normativo non impone più l’adozione di un apposito regolamento e la costituzione di un apposito fondo, quale condizione essenziale ai fini del riparto degli incentivi, ma dispone che le amministrazioni si regolino, in tale ambito, secondo i propri ordinamenti”, concludendo condivisibilmente nel senso che “rimane, comunque, ferma la necessità che la definizione dei criteri sia fatta mediante un atto a valenza generale …. la Sezione ritiene che in sede municipale la fonte idonea possa anche essere individuata nel regolamento (vista l’autonomia regolamentare conferita all’ente ex articolo 7 del D. Lgs n. 267/2000), che andrà aggiornato in recepimento dei contenuti del nuovo codice dei contratti pubblici.”
Eppure cosa troviamo nei documenti di liquidazione? Oltre al raddoppio dei compensi per le collaborazioni/supporto del RUP che incassano il 40% dell’incentivo complessivo, e all’arrotondamento del compenso del RUP dal 45% al 60%, nessuna traccia di atti a supporto, nessuna motivazione stringente, nessuna verifica ex post. Come se la voce “collaborazione” o “supporto” fosse un pozzo da cui attingere liberamente. Inoltre per entrambe le gare, troviamo percentuali assegnate a funzioni non compatibili con il tipo di appalto, senza alcuna traccia documentale a supporto. Una violazione chiara e arrogante del regolamento.
Ma lo hanno adottato in quanto obbligatorio. Lo conoscono. E lo stanno sistematicamente violando.
Ma la questione è ancora più delicata: secondo la normativa vigente (art. 45 del D.Lgs. 36/2023), e le indicazioni di ANAC e Corte dei Conti, la quota non giustificata da attività effettivamente svolte non può essere redistribuita ad altri soggetti o funzioni. Quella somma deve confluire nella riserva del 20% prevista dalla legge, destinata a formazione, digitalizzazione, assicurazioni.
👉 Redistribuire quelle somme è una violazione della legge, e può configurare responsabilità amministrativa e danno erariale.
Ma qui abbiamo che gli importi assegnati corrispondono esattamente alla somma piena del 2%, come se ogni voce fosse stata legittimamente attivata. La simulazione fittizia di una attività mai resa è la forma più pericolosa di uso distorto del denaro pubblico.
Non parliamo di incarichi esterni, né di figure precarie o saltuarie. I beneficiari sono dipendenti pubblici stabili, con contratto, stipendio, progressioni già garantite e lauti premi incentivanti. Ogni euro liquidato senza fondamento normativo è un euro sottratto ad altri servizi: al sostegno scolastico, al sociale, alla manutenzione degli immobili etc.
Vedere la macchina amministrativa premiare sé stessa oltre le regole è uno schiaffo alla trasparenza e all’equità. E questo viene dopo le “anomalie” relative all’erogazione degli incentivi del fondo incentivante, con compensi esplosi nel 2023 e nel 2024 rispetto al passato (ne avevo parlato qui).
La cosa più grave è il silenzio totale degli amministratori. Il regolamento lo conoscono. L’hanno approvato. Eppure, nessuno ha sollevato dubbi, nessuno ha chiesto contezza della documentazione, nessuno ha verificato il rispetto delle soglie e delle voci ammissibili.
Questo silenzio non è ignoranza. È complicità.
Perché approvare un regolamento significa assumersi la responsabilità di farlo rispettare. Ma quando questo diventa carta straccia nei cassetti degli uffici, allora siamo oltre la cattiva amministrazione: siamo davanti a un abuso sistematico di una norma, piegata per tornaconto interno.
Gli incentivi sono un’ottima idea: premiano chi lavora meglio, chi semplifica procedure, chi gestisce bene le gare pubbliche. Ma quando diventano una forma di reddito automatico e autoreferenziale, allora non sono più incentivi: sono privilegi.
E se non c’è nessuno, né tra gli uffici né tra gli amministratori, disposto a fermare questa deriva, allora qualcuno dovrà cominciare a parlare di responsabilità amministrativa e di danno erariale.
Perché la legalità non è un’opinione, e il regolamento non è facoltativo.
Articolo scritto e pubblicato da Giuseppe Pea in data 12.07.2025.

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