La conclusione del concorso “farsa”

Di 6 Ottobre, 2022 0 0
Tempo di lettura: 7 Minuti

Io mi chiedo onestamente se si può essere più strafottenti.

Fai un concorso e la tua unica preoccupazione è cercare di non far partecipare chi ha diritto di partecipare violando il principio del favor partecipationis (con richieste assurde di titoli di studio visto il ruolo richiesto nel bando).

Inoltre cerchi di tenerlo nascosto omettendo la pubblicazione sulla gazzetta dei concorsi nonostante sia obbligatoria (pubblicata solo dal secondo bando) e tieni non tanto visibili alcuni dettagli non per nulla irrilevanti.

Sul primo tentativo si solleva un polverone.

Il segretario con la sua proverbiale arroganza fa capire che ha intenzione di fare come meglio gli aggrada spalleggiato dall’attuale amministrazione, un modermo “ma io so io, e voi … no siete un c****!“.

Poi, smascherato con poca sorpresa per molti (o sarebbe meglio dire smascherati), non avendo il coraggio di ammetterlo e nonostante l’amministrazione abbia dichiarato di non aver alcuna intenzione di annullare il bando dando piena fiducia al segretario comunale (decisione assurda vista la presenza di laureati in giurisprudenza in grado di discernere il lecito, dall’illecito), annulla il bando con la scusa di un vizio di forma che solo lui è riuscito a scovare (e che non è causa di invalidità). E vi dico che è stato “bravo” a trovare un errore materiale ininfluente, ma per nulla a non vedere l’intera illegittimità dell’atto.

Ma non per nulla demotivato, ripropone di lì a breve lo stesso identico concorso anche se a malincuore è costretto a pubblicarlo sulla gazzetta dei concorsi, ovvero fa quello che aveva cercato di evitare con il primo tentativo, ma su questa scrive testualmente che si tratta di un concorso pubblico per la copertura di un posto di istruttore contabile/amministrativo, categoria C, a tempo pieno e indeterminato. Voglio sottolinearlo un posto per due ruoli diversi, o fai l’istruttore contabile o fai l’istruttore amministrativo.

Però solo leggendo l’avviso si capisce perché per un solo posto prevedi due ruoli distinti. Infatti nell’avviso scrive cose diverse ovvero che il posto messo a concorso potrà essere elevato a complessive n.3 figure in subordine:

  1. specifica previsione contenuta nella programmazione di fabbisogno del personale (delibera di G.C: 103/2021, tra l’altro mai pubblicata);
  2. verifica della capacità assunzionale dell’ente;
  3. verifica tassativa del rispetto della normativa sulle spese del personale.

E non è la stessa cosa. Scrivere che è messo a bando 1 posto invece di 3 porta inevitabilmente ad un numero inferiore di candidature.

Quindi “di nascosto” scrivi che vi è una previsione di tre assunzioni solo se ci saranno le tre condizioni sopra descritte, con la seconda e la terza che si sovrappongono.

Ma tutto ciò è completamente fuori luogo, soprattutto la prima condizione che dice sostanzialmente che le assunzioni del secondo e del terzo partono solo se sono stati previsti nella programmazione i rispettivi posti vacanti ovviamente con la stessa categoria (istruttore contabile o istruttore amministrativo), ma incredibilmente lasci alla giunta la scelta se assumere o meno la persona in graduatoria (forse non illecito ma totalmente inopportuno).

In poche parole, se con la programmazione del fabbisogno del personale approvata con la delibera di giunta n. 103 del 2021 (ripeto mai pubblicata) hai previsto un solo posto vacante in categoria C sia come istruttore contabile sia come amministrativo, quella previsione di assumere 3 persone è illegittima in quanto dovresti tornare di nuovo in giunta e riapprovare una nuova programmazione che prevede non un posto vacante ma 3 posti vacanti il che sarebbe, ed è bene precisarlo, illegittimo perché non puoi istituire un posto dopo la formazione della graduatoria visto che è vietato dall’art 91, comma 4, del d.lg.vo 267/2000

Se invece ci sono realmente 3 posti vacanti in quella categoria (C sempre come istruttore contabile e/o amministrativo) lasci all’amministrazione l’onere di scegliere se il secondo e il terzo sono graditi alla stessa amministrazione, in barba all’imparzialità amministrativa, visto che la scelta ricadrà inevitabilmente dopo l’approvazione della graduatoria e diventa a tutti gli effetti un’assunzione nominativa, perché già sai chi è in graduatoria. Ed è quello che è avvenuto.

Giusto per precisare, l’ultimo atto pubblicato relativo al fabbisogno del personale (la D.G.C. n. 29/2022) i posti vacanti in categoria C sono esattamente 3, uno in segreteria/affari generali, uno nell’ufficio demografico (dove c’è anche il B3 vacante), uno nell’ufficio di ragioneria (dove c’è anche un altro B3 vacante), oltre ai posti nell’ufficio tecnico, dove risulterà un ulteriore B3 vacante dopo il pensionamento della dipendente.

Ma ecco il colpo di genio, che non fa altro che rivelare il magheggio ben studiato.

Invece di assumere il solo vincitore, torni in giunta (vedi delibera di Giunta n. 86/2022) e assumi non i 3 che hai previsto se si verificano quelle condizioni, nonostante si siano verificate, ma i primi due in graduatoria che casualmente, molto casualmente, sono gli unici che già lavorano per il Comune di Balsorano grazie ad un concorso che si è basato su un’unica prova orale (assunzione basata su un colloquio se vogliamo dirla bruttamente, e sui titoli attribuendo non a caso punti solo in base al voto conseguito sul diploma di maturità senza alcun punteggio extra per chi possiede una laurea), e di certo non si può dire che la cosa non abbia avuto un riflesso anche sulle ultime elezioni comunali.

Ma è chiaro, se nella programmazione hai previsto altri ruoli in categoria C oggi dovresti assumere non una persona ma 3 persone proprio perché quelle 3 condizioni si sono verificate (posti vacanti e spesa autorizzata). Per assumere 2 sole persone dovresti aver scritto sulla programmazione che ci sono solo 2 posti vacanti in categoria C come istruttori contabili e/o amministrativi, o comunque dire perché hai preso il secondo e non anche il terzo considerando che sei di molto sotto organico. È bene ricordare che ogni atto prodotto da un ente pubblico va motivato, ma qui non potevano scrivere “perché già lavora per il comune ed è chi volevo assumere mentre il terzo non lo voglio perché non è chi doveva essere !!!“. E non è la prima volta. Anche negli altri bandi fatti per un solo posto, alla fine è stato fatto lo scorrimento della graduatoria anche se per i concorsi a tempo determinato è assolutamente vietato, tra l’altro in violazione dei tetti di spesa.

Se poi assumi solo i primi due in graduatoria che casualmente, molto casualmente sono gli stessi che già ci lavorano per il Comune di Balsorano, senza tra l’altro dire in quale ufficio collocare il secondo, fai capire che era quella l’intenzione fin dall’inizio, ovvero assumere chi già c’è, chi già collabora da anni con il segretario e il terzo non lo assumi solo perché evidentemente non è quella persona che avevi previsto, persona che forse quel giorno è incorso in una giornata no.

Non bisogna comunque dimenticare che per questo concorso la commissione non era la migliore possibile visto, che:

  • il presidente della commissione è il segretario dell’ente dove lavorano sia il vincitore che il secondo prescelto, mentre il terzo non ha avuto la stessa fortuna. Segretario che ha dimostrato, sentenze alla mano, anche se siamo in attesa della Cassazione chiamata per verificare se chi ha giudicato è competente nel giudicare, di non aver avuto nel tempo un comportamento integerrimo viste le condanne per danno erariale da parte della Corte dei Conti per condotte dolose. Tra l’altro parliamo di colui che ricopre il ruolo di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza pur essendone assolutamente incompatibile, nel silenzio assordante degli stessi amministratori, nonostante abbiamo affermato che non hanno mai chiuso gli occhi su presunte incompatibilità (ma forse facevano riferimento ad alcune);
  • dove un componente della commissione è una collaboratrice del Comune di Balsorano per scavalco dove lavora sia il vincitore che il secondo prescelto, mentre il terzo non ha avuto la stessa fortuna;
  • dove l’altro componente della commissione è stata coinvolta nell’inchiesta “Acqua Fresca” accusata con altri di “condotte antigiuridiche, finalizzate all’indebita percezione ed erogazione di fondi comunali a liberi professionisti e imprenditori“, sottoposta agli arresti domiciliari sostituiti successivamente con la sospensione dall’esercizio di ogni pubblico ufficio per la durata di 12 mesi.

Poco importa se l’art. 97 della Costituzione recita “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione” che impone che l’attività amministrativa pubblica si porga nei confronti dei cittadini in maniera neutrale ed equidistante, svolgendo un’attività scevra da condizionamenti e favoritismi, e si svolga nel rispetto della legge, ma considerando la storia del bando di concorso, sono parole prime di valore.

Servirebbe moralità, integrità e affidabilità, tutte doti che qualcuno non può reclamare.

Tutto ciò mi riporta alla mente il bando per le assunzioni fatto dalla Segen diversi anni fa dove tra i primi in graduatoria sono risultati casualmente gli stessi che già vi lavoravano. Stesso identico stile, direi, copiato da chi anni fa lo criticava.

Ma che sia chiaro, non è che io sia contro chi oggi ha vinto il concorso, anche se per me resta un concorso “farlocco“, ma io sono contro questo modo di fare perché se tutti i comuni si muovessero come si è mosso il nostro, i concorsi sarebbero tutti una farsa. E mi dispiace essere ripetitivo, siamo l’unico comune che ha allestito questa farsa (basta vedere i titoli richiesti per qualsiasi altro concorso pubblico per gli stessi posti di istruttore contabile e/o amministrativo dove al massimo per il contabile si richiedeva un diploma di ragioneria o se posseduti una laurea in materie economiche).

Come sempre ognuno può trarre le proprie considerazioni ma “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina” Giulio Andreotti.

Articolo scritto e pubblicato da Giuseppe Pea in data 06.10.2022 alle 07.45.

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