Un PRG (Piano Regolatore Generale) completamente dimenticato

Di 29 Marzo, 2022 0 0
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Cosa è un PRG (Piano Regolatore Generale)?

È sicuramente uno dei documenti più importanti in capo ad un’amministrazione perché disegna l’assetto urbanistico del comune per gli anni a venire.

Ebbene un atto così importante, sembra assurdo, è stato completamente accantonato dall’amministrazione Buffone & C., più interessata ad indebitare il Comune di Balsorano per realizzare opere che i cittadini, già abbastanza spremuti in tasse, dovranno pagare con le proprie tasche, per assecondare le loro manie di grandezza.

Tra i compiti previsti per la delega urbanistica (assentita per l’intero mandato a Fantauzzi), anche se l’iter era iniziato l’anno prima, c’era la redazione del nuovo PRG (Piano Regolatore Generale), che aveva ormai quasi 20 anni (ha festeggiato il 20° anno il 3 gennaio scorso).

Direte perché aggiornare il PRG?

Perché il PRG rappresenta l’idea di sviluppo urbanistico del Comune e disciplina la tutela ambientale, le trasformazioni urbanistiche ed edilizie dell’intero territorio comunale, assecondando anche i cittadini che possono presentare le loro osservazioni pur ispirate all’interesse pubblico.

Come si può comprendere è un’idea di futuro del Comune. Una visione a lungo termine.

Ma il PRG ha una scadenza?

Si, ma anche no. Il Piano Regolatore Generale non ha scadenza, per non dare luogo a vuoti normativi, ma l’attuazione delle previsioni di P.R.G. si effettua tramite il Piano Particolareggiato, che ha una una scadenza prefissata in 10 anni. L’eccessiva durata è infatti spesso indice di inadeguatezza con i tempi.

Capirete quindi che le previsioni di sviluppo di un PRG redatto 20 anni fa al tempo che fu, hanno perso ogni validità, pur mantenendo inalterati, a tempo indeterminato, i suoi contenuti normativi e regolamentari riguardanti l’attività edilizia.

Ma così come avviene nella vita quotidiana, l’avanzamento negli anni comporta un cambio, anche radicale, delle necessità, anche il PRG va inevitabilmente rivisto per correggere, ad esempio, i macroscopici errori di programmazione che hanno portato a zone residenziali isolate con scarsa viabilità e servizi, o ad un eccessivo ampliamento delle zone residenziali che va in direzione opposta allo spopolamento del comune, o a zone industriali/commerciali isolate e completamente prive di adeguata viabilità, adeguamento che purtroppo non è avvenuto a causa di una visione “miope” di questa amministrazione.

Quale è lo stato attuale del PRG?

Nel nostro Comune il PRG è “scaduto” a gennaio del 2012. Questo comporta che dal gennaio 2013 (un anno dopo la scadenza) non è più possibile agire se non in stretta osservanza del piano, intendendo per stretta osservanza l’impossibilità, ad esempio, di spostare indici inutilizzati od inutilizzabili da una località all’altra.

Ma cosa ha fatto l’amministrazione, in particolare l’assessore Fantauzzi che ha, per 5 anni ininterrotti, avuto la delega all’urbanistica?

Quasi niente, se non niente.

Evidentemente l’Amministrazione è più concentrata a “truffare” con l’autovelox o a indebitare il comune.

Infatti io ricordo che le riunioni con l’Arch. Favole, la prima datata dicembre 2017, uno stimato professionista, venivano spesso fatte a tre, tra l’Arch. Tuzi, il sottoscritto e l’Arch. Favole, che ovviamente chiedeva sempre che fine avesse fatto Fantauzzi.

Un PRG rivoluzionario su molti aspetti

L’Arch. Favole aveva proposto diverse migliorie e trovate diverse soluzioni. In particolare ricordo il colloquio avuto con la Provincia, con l’Arch. Cataldi, incontrata nell’aprile del 2019 (tra l’altro il sindaco non ha partecipato a nessuna riuonione, ne a nessuna call, neanche quando l’argomento erano le baracche) alla quale era riuscito a farsi autorizzare lo spostamento dell’area industriale che coincideva con l’impianto fotovoltaico nella zona a valle del paese (tra i due distributori), mantenendo la stessa superficie complessiva già autorizzata.

Tra le proposte condivise con l’Arch. si annoverano:

  • spostamento delle zone industriali/commerciali non utilizzate verso il fondo valle (tra i due distributori per intenderci) e contestuale realizzazione di una nuova zona industriale/commerciale, per una superficie minima di 40.000 mq;
  • concentrazione delle zone residenziali senza ulteriore possibilità di ampliamento (ragioni ben argomentate dall’Arch. Favole soprattutto per l’indice demografico);
  • nuove zone turistiche (attività alberghiere e extralberghiere) nel centro storico (o in quello che ne rimane);
  • introduzione di un regolamento da applicare nel centro storico tramite il quale decidere gli interventi autorizzati (restauro, risanamento, ristrutturazione, demolizione, indicando il tipo delle finiture principali);
  • definizione delle nuove zone agricole;
  • nuovo regolamento antenne di trasmissioni;
  • convertersione del’ex frantoio in una zona per il mercato di prodotti locali (servizi non standard);
  • ridefinizione dei vincoli idrogeologici a seguito anche dello studio per la mitigazione del rischio frane;
  • la viabilità verso le frazioni;
  • destinazione degli edifici scolastici dismessi;
  • etc.

Orbene dal dicembre 2017 si sono susseguite diverse riunioni alle quale Fantauzzi era spesso assente (conservo ancora le email dell’Arch. Favole), fino all’aprile 2019, periodo che coincideva sostanzialmente con il completamento dello stesso PRG, dopo aver nominato l’autorità procedente e competente (che era lo stesso Comune), mentre qualche mese dopo veniva approvata la cosiddetta relazione di scoping (ovvero una verifica preliminare che ha la finalità di definire i riferimenti concettuali e operativi attraverso i quali si elaborerà la valutazione ambientale), ivi compresa l’autorizzazione della provincia.

Riassumendo, un menefreghismo assoluto dal 2019

Tuttavia nel momento in cui il sottoscritto abbandonava disconoscendo questa amministrazione, del PRG non si è più mossa una pietraInfatti dalle mie dimissioni sono arrivate solo altre comunicazioni fino a giugno 2019.

La verità è che nessuno era interessato allo sviluppo del paese e nessuno lo è ancora oggi, e lo hanno ampiamente dimostrato. Gli interessi oggi sono opere pubbliche (anche dietro cospicui mutui), all’autovelox e tante altre “splendide” cose che vi descriverò nel prossimo articolo.

Questa è la loro visione di crescita del paese, il nulla più assoluto

Dal 2019 ho risentito l’Arch. Favole saltuariamente.

L’anno scorso l’Arch. comunicava di aver consegnato da oltre un anno tutto il lavoro fatto, ma di non aver avuto più alcun riscontro.

Quest’anno l’ho risentito altre volte con cordialità e mi comunicava di aver presentato le dimissioni ma dall’amministrazione non aveva ricevuto nuovamente alcun riscontro.

Mi riferiva che in tanti anni di onorato servizio, era la prima volta che presentava le dimissioni.

Tra l’altro l’Arch. Favole, tra i tanti propositi si era impegnato a redigere con pochissime spese (solo il rimborso spese) un ampio progetto, con tesi universitaria, per mitigare l’erosione del fiume, ma anche di questo progetto non si hanno più tracce.

Il danno che subisce Balsorano

La mancata approvazione del nuovo PRG arreca un evidente danno al Comune perché si sarebbe prevista una vasta area produttiva, commerciale e/o a servizi lungo la provinciale, nell’unico punto tra Avezzano e Sora in cui questa è a filo del terreno in una combinazione fruttuosa tra privati e pubblico sostituendo quelle zone a destinazione commerciali improbabili e di fatto inutilizzate.

Le baracche, da un semplice rimborso ad una bella remunerazione

Inoltre l’Arch. Favole si era impegnato a trovare una soluzione urbanistica alle baracche all’interno dello stesso PRG, anche se poi, inseguendo sogni irrealizzabili, l’Amministrazione ha deciso di seguire il progetto dell’Ater definito da chi è del mestiere, “insensato.

In uno degli ultimi contatti, l’Arch. Favole mi riferiva di esssere stato contattato dall’Ing. Rosaria Villa perché aveva ricevuto un incarico, sembra spacciato quasi come gratuito, dal comune per le baracche collegato al progetto dell’Ater (“non pensato”, come da sua stessa definizione), la quale si scusava a nome del sindaco dicendogli che era dispiaciuta per le dimissioni (sinceramente penso che gliene fregasse poco).

Diciamo che presentava per terza persona le scuse perché il diretto interessato, il sindaco, evidentemente non se la sentiva di farle di persona, il che ben rappresenta la situazione creatasi.

Parliamo dello stesso progetto “sponsorizzato” anche dall’Ater che doveva essere gratis, poi girato, non si sa bene sulla base di quale esperienza pregressa visto che a disposizione c’era uno stimato professionista che aveva già sollevato diverse problematiche, ad inizio 2022 con un affidamento diretto all’Ing. Villa tramite determina ad oggetto “intervento di riqualificazione urbanistica zona Via Roma“, dietro il lauto compenso di 12.695,87 euro (vedi determina), per produrre in parte documentazione già conosciuta, quasi la metà del costo complessivo del PRG.

Che dire, evidentemente a belle parole sono tutti bravi, tutti amano alla follia il proprio comune, ma poi con i fatti ognuno guarda le proprie tasche o i propri tornaconti personali. Salvo rarissimi casi, ma in verità non escluderei nessuno.

Resta il fatto che il PRG è fermo per diretta volontà di chi oggi amministra, direi quasi per tornaconto personale (sfoggio di potere, favoritismi etc), il Paese.

Chiudo con una bella frase di una mia amica “purtroppo in questo comune c’è l’alternanza e non l’alternativa“.

Articolo scritto e pubblicato da Giuseppe Pea in data 29.03.2022 alle ore 07:50.

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