Ho avuto modo di vedere, anche se rapidamente, le ultime deliberazioni di giunta, anche se ne mancano almeno una decina mai pubblicate, e devo dire che la fantasia non manca.
Già quando è stato pubblicizzato l’avvio dei lavori della nuova palestra e del centro polisportivo, pur sapendo che il loro contributo è stato pari a zero, i miei ex amministratori si sono lasciati andare con l’immaginazione e hanno scritto “In particolare si vuole intervenire, in un primo step, nella zona del Campo sportivo “Alfio Tuzi” prevedendo la messa in opera di terreno da gioco in erba sintetica, la totale sostituzione degli impianti di illuminazione e il totale restyling e messa in sicurezza delle gradinate, nonché l’individuazione e la realizzazione di un’area da destinare a parcheggi. Il secondo step prevederà la realizzazione di una piscina comunale coperta nell’area adiacente gli attuali impianti sportivi”.
Uno che conosce e che ha lavorato con il bilancio del comune e spesso ha sbirciato anche quelli di altri comuni, sa che queste sono promesse da marinaio visto che chiunque comprende che gli interventi dovrebbero costare almeno 1 milione e mezzo di euro.
Questa notizia mi ha preso di sorpresa visto che nel 2017 avevamo preso un comune in disavanzo e oggi nel 2021 un comune in grado di fare investimenti di una portata incredibile.
Ma quando ieri ho letto il piano triennale delle opere pubbliche, ho capito che la vera intenzione degli amministratori e ingannare i propri cittadini.
Premesso che fino a ieri non aveva i soldi per estendere la pubblica illuminazione a Vigna Cerase e a via S.Lucia, tant’è che si è fatta anticipare i costi dalla Engie che diciamo è riuscita ad ottenere un trattamento di favore, ne tanto meno aveva i soldi per finanziare integralmente la fogna a Collepiano visto che ha usato un mutuo del 2011 che crede ancora presente in bilancio e ha richiesto al CAM, che avrebbe dovuto per legge finanziare l’intera opera altrimenti dovrebbero spiegare a cosa serve il CAM, l’acquisto di 40 mila euro di materiale.
Ma nel piano triennale si scoprono progetti di una certa entità.
Innanzitutto non hanno capito cosa è il piano triennale delle opere pubbliche visto che in questo elenco ci vanno opere che hanno una copertura finanziaria certa non immaginaria, ma evidentemente sanno qualcosa che gli altri 8 mila comuni ignorano.
Infatti hanno inserito i lavori di riqualificazione della Piazza SS. Trinità, del Viale S. Francesco e della Piazza del Convento previa demolizione della vecchia palestra e delle baracche di via Manzoni.
Questo intervento costa oltre 1,6 milioni di euro ma hanno previsto che a finanziarlo siano soggetti privati intenzionati ad investire a Balsorano.
I privati dovrebbero demolire la palestra (più o meno 500 mila euro) e demolire le baracche di via Manzoni (più o meno 400 mila euro) in cambio di non si sa bene cosa.
Infatti nella prima parte si dichiara che la progettazione (più o meno 150 mila euro) deve essere fatta da soggetti privati in cambio di 1700 mq di terreno edificabile ricavato dalla demolizione delle baracche.
Invece la superficie ottenuta dopo la demolizione della mai nata palestra, circa 1.000 mq, resterà di proprietà comunale e sull’area verrà realizzata una nuova piazza. Evidentemente quando non si sa cosa fare la prima cosa che viene in mente è sempre la piazza e chi sa, forse un giorno saremo famosi per il numero delle piazze così mentre l’Aquila ha le sue 99 cannelle, Balsorano avrà le sue 99 piazze.
Quindi diciamo che oltre a non essere un’opera che legalmente può essere inserita nel piano triennale delle opere pubbliche a meno che non hai già un privato in grado di garantire 1,6 milioni di euro, c’è che nel piano triennale appaiono altri interventi, alcuni di questi sono figli di una evidente megalomania.
Per non dire della riqualificazione del centro storico a Balsorano Vecchio, che dovrebbe costare qualcosa come 2,67 milioni di euro previsti nel 2023 senza indicare chi copre questa incredibile spesa.
Io ricordo il programma elettorale del 2017, che avevo scritto io visto che i miei ex colleghi venivano sempre a mani vuote, e uno dei punti focali era la consultazione popolare in relazione ai nuovi mutui di una certa entità.
Scopro quindi che il prossimo anno, l’anno delle elezioni, l’Amministrazione chiederà 1,35 milioni di euro di mutuo C.D.P. per fare il sogno del sindaco, quello che si è fatto sfuggire in più occasioni nonostante le dritte del sottoscritto, ovvero il polo sanitario.
Ora dovete sapere che un mutuo di questa portata il nostro Comune non lo ha mai chiesto tant’è che quando ha deciso di realizzare quella scuola ha recuperato tutti i mutui contratti e non spesi e ne ha dovuto fare uno nuovo da 190 mila euro per un totale di circa 800 mila euro. Anche Avezzano al massimo ha chiesto un mutuo di 1,2 milioni di euro ma noi siamo sicuramente meglio di loro, più ricchi, più grandi, più strutturati.
Ebbene, senza aver chiesto cosa ne pensano i cittadini, dopo aver contratto il mutuo con il credito sportivo per 450 mila euro per la palestra (a tassi praticamente nulli) che comunque andranno restituiti e dopo aver dichiarato di voler realizzare anche una pista ciclabile, la riqualificazione del campo sportivo e la realizzazione di una piscina coperta, ovviamente con altri prestiti al Credito Sportivo, i cittadini di Balsorano si troveranno a pagare 1,35 milioni di euro per realizzare il sogno del sindaco in un periodo dove la crisi economica è ancora forte, dove le entrate comunali sono drammaticamente basse e dove la popolazione residua, che dovrebbe sobbarcarsi la spesa, ogni anno decresce tanto che negli ultimi 5 anni siamo passati da 3.569 a 3.288 abitanti.
Quindi i cittadini avranno maggiori servizi che però loro stessi pagheranno dirottando una parte delle entrate comunali, non si sa quali visto che nel bilancio 2022 questa voce non esiste, per pagare un mutuo per realizzare il sogno del sindaco.
Ma non è tutto. Hanno previsto sempre nel 2022 altri 400 mila euro di stanziamenti di bilancio per realizzare la pubblica illuminazione tra Balsorano e Balsorano Vecchio e lavori di urbanizzazione.
E anche qui nel bilancio 2022 non vi è traccia tant’è che l’ultimo bilancio approvato non prevede spese di investimento se non quelle fittizie che tutti gli anni si inseriscono a fronte di entrate fittizie che tutti gli anni si riportano.
Se veramente faranno questo passo, sarà la fine sia per loro, che inevitabilmente si troveranno a raschiare il fondo del barile, anzi credo che del barile resterà solo l’impronta a terra, sia per qualsiasi altra amministrazione che li succederà.
Senza però dimenticare che siamo l’unico comune in Italia a non aver accantonato il FCDE nei bilanci di previsione 2020, 2021, 2022 e 2023, aver ridotto il FCDE a consuntivo nonostante si registrano negli ultimi 3 anni percentuali di incassato vicino al 50%, a non aver creato il fondo crediti commerciali nonostante gli oltre 6 mesi di ritardo nel pagamento delle fatture e il fondo perdite partecipate nonostante le ingenti perdite del CAM.
Quando la Corte dei Conti completerà l’istruttoria aperta nei confronti di Balsorano, allora si capirà il disastro che i competenti hanno realizzato.
Articolo scritto e pubblicato da Giuseppe Pea.
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