Riparte il reddito di inclusione

Di 30 Maggio, 2018 0 0
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Dal prossimo 1° giugno è possibile presentare domanda utilizzando il nuovo modulo predisposto dall’inps attuando le novità introdotte nell’ultima legge di bilancio che di fatto ne ha abolito dal prossimo 1° luglio, le condizioni familiari che giustificano l’erogazione del Reddito di inclusione.
Per avere diritto al Rei bisogna avere un Isee inferiore a 6000 euro annui (amplia l’accesso rispetto al SIA, che era garantito ai nuclei con ISEE inferiore a 3000 euro), e altri requisiti economici e familiari (questi ultimi solo fino al 31 maggio 2018) .
Le risorse stanziate per il REI ammontano a:

  • 1.747 milioni di euro per l’anno 2018;
  • 2.198 milioni di euro per l’anno 2019;
  • 2.158 milioni di euro per l’anno 2020;
  • 2.130 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2021.

Il ReI è una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale composta da 2 elementi:

  1. un assegno di sostegno pari a circa 3000 euro annui ( parametrizzati sulla base del nucleo familiare: da circa 190 euro per un sigle a circa 540 euro mensili per una famiglia di 6 persone) che viene erogato dall’INPS per 18 mesi alle famiglie in difficoltà economiche. ll ReI è compatibile, entro determinati limiti, con lo svolgimento di attività lavorativa;
  2. un progetto personalizzato con servizi alla persona e alla famiglia realizzato dai servizi sociali territoriali che può includere ricerca di lavoro, attivazione con lavori socialmente utili, assistenza sanitaria, programmi di formazione, educazione dei figli minori, ecc.

Il nucleo familiare beneficiario del ReI deve attenersi a quanto previsto nel progetto personalizzato, altrimenti il sussidio viene ridotto. Sanzioni sono previste anche in caso di dichiarazioni false in sede di presentazione della DSU.
I requisiti familiari consistono nel prevedere nella composizione nel nucleo familiare almeno uno dei seguenti soggetti:

  1. un componente di età minore di anni 18;
  2. una persona con disabilità e di almeno un suo genitore ovvero di un suo tutore;
  3. una donna in stato di gravidanza accertata;
  4. un lavoratore di età pari o superiore a 55 anni, che si trovi in stato di disoccupazione.

Il Rei spetta ai cittadini italiani e comunitari, nonché a quelli extracomunitari titolari permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, o di permesso per asilo politico.
Il Rei è concesso per un periodo massimo di 18 mesi, e va da un minimo di 187 euro mensili con un solo componente nel nucleo, a 539,82 euro mensili in presenza di 6 o più componenti.
Ricordiamo quali sono allora le condizioni richieste dal prossimo 1° giugno:

  • un valore Isee in corso di validità non superiore a 6 mila euro;
  • un valore Isre ai fini ReI (l’indicatore reddituale dell’Isee diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3 mila euro;
  • un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20 mila euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti, etc.) non superiore a 10 mila euro (ridotto a 8 mila euro per due persone e a 6 mila euro per la persona sola).

I requisiti devono essere mantenuti per l’intera durata del beneficio (qualora non diversamente specificato), pena la cessazione dello stesso.
Il modulo di domanda per richiedere il reddito di inclusione 2018 dovrà essere consegnato presso il proprio Comune di residenza o presso altri punti di accesso che saranno resi noti dai comuni.

Il modulo di domanda può essere scaricato da qui.

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