Le verità sulla scuola (anche se non tutte)

Di 22 Febbraio, 2017 0 0
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Dopo un piccolo periodo di pausa (usato comunque in maniera costruttiva) torniamo a scrivere le verità su alcuni fatti e, in attesa del prossimo e altrettanto interessante articolo previsto per il prossimo venerdì, chiudiamo con questo articolo a mo’ di faq (rispondendo a delle domande) l’argomento sul plesso scolastico nuovo che accorpa scuola media e materna realizzata nel rione Abbatello rivelandovi tutto quello che siamo riusciti a ricostruire sulla scuola a conferma delle nostre precedenti affermazioni verso le quali più di una volta ci sono state paventate minacce di denuncia provenienti da più parti (sia dall’amministrazione che da elementi esterni). Un lavoro che ha richiesto impegno e tempo a differenza di altri che non hanno mai scritto nulla in proposito perché “forse” non sono estranei ai fatti.

1° domanda. La scuola materna era prevista al piano terra o al primo piano?

Questo è stato certamente un punto di discussione molto acceso. Siamo riusciti a scoprire che fino alla emissione della prima relazione illustrativa del progetto esecutivo datato febbraio 2014, dopo quasi un anno dal primo progetto, si parlava ancora in questi termini …

Evidente era l’intenzione di realizzare la scuola media nell’ala nord in quanto veniva indicata come realizzata sia al piano terra che al primo piano. Infatti alla luce di questa relazione veniva approvato il progetto definitivo variato con ben evidente l’oggetto dei lavori nel quale veniva indicato per il I° lotto la realizzazione della sola scuola media

Solo in un secondo momento a seguito di una richiesta da parte del personale scolastico si decide di localizzare la scuola materna al piano terra e la scuola media al primo piano …

Tuttavia fino alla fine della realizzazione della scuola sarà sempre presente la divisione dei due lotti con il I° riguardante la scuola media (primo e secondo piano) e il II° riguardante la scuola materna (solo secondo piano). Tutto ciò non ha fatto altro che alimentare la polemica sull’errata localizzazione delle classi.

La cosa certa è che sia nella relazione del progetto definitivo, nella sua variante, che nella relazione della prima emissione del progetto esecutivo che nei due bandi di gara e nei successivi documenti la suddivisione della scuola era quella che avevano indicato nel bando di gara, ovvero scuola media ala nord e scuola materna ala sud.

Solo durante l’emissione del progetto esecutivo del II° lotto datato giugno 2015 veniva indicata la suddivisione della scuola in maniera corretta

Quindi quando il sindaco affermava che fin da principio avevano previsto la disposizione scuola materna al piano terra e scuola media al primo piano non è formalmente corretto, ma evidentemente si è sentito libero di distorcere la realtà.

Sarebbe stato evidentemente più corretto ammettere l’errore e dichiarare al contempo che si era provveduto, anche se a seguito dell’intervento del personale scolastico che aveva sollevato il problema, a rimodulare le classi. Invece si è preferito non rispondere in merito a nessun quesito da noi posto fino a qualche mese quando ovvero fino al consiglio comunale delle finte dimissioni. Una evidente dimostrazione di indifferenza che stride oggi con l’atteggiamento diametralmente opposto dell’amministrazione, fortemente influenzato dal periodo elettorale, dopo che per tutti questi anni ha fatto esattamente l’opposto, ovvero indifferenza assoluta.

2° quesito. Ma la struttura è costata veramente 400 mila € in più a seguito della relazione geologica?

Questo è quello che si scriveva subito dopo la pubblicazione della relazione tecnica del progetto esecutivo (febbraio 2014) …

La struttura è quindi stata realizzata con la quota zero (fondazione) ben al disotto della quota zero prevista nel progetto definitivo, progetto definitivo che evidentemente risultava carente e sprovvisto di indagine geologica come invece prevede la normativa che espressamente indica tra le documentazioni da presentare nel progetto definitivo le relazioni tecniche e relazioni specialistiche sull’indagine geologica, geotecnica, idrogeologica, idraulica, archeologica ecc..

Questa omissione costerà inizialmente 286 mila € ovvero la differenza tra il costo previsto dopo la redazione del progetto definitivo, ovvero 1.195.427 € e l’importo indicato nel progetto esecutivo 1.481.504 €, cifra che in fase di realizzazione ha superato la strabiliante cifra di 1,6 milioni di € necessari per pagare i molti lavori “dimenticati” in fasi di progettazione nonostante il lavoro svolto dal miglior strutturista che il Paese abbia mai avuto che evidentemente ha carenze progettuali (e che oggi “simpaticamente” sembra abbandonare la nave che affonda).

Con questa cifra, oggi superiore ai 400 mila €, si sarebbero potuti pagare i lavori di sistemazione esterna, la fornitura di pannelli fotovoltaici e termici e mille altre iniziative comunque rilevanti e collegate allo stesso plesso scolastico come la fornitura di una biblioteca e aula di lettura così come previsto dalla normativa sull’edilizia scolastica che evidentemente è stata recepita solo in parte. Ma evidentemente è difficile ammettere di aver sbagliato.

3° quesito. È o non è un edificio ad impatto ambientale zero?

La Legge prevede che: “l’edilizia scolastica deve essere costruita con criteri di economicità che portino a raggiungere un’autosufficienza che ad esempio si ottiene ponendo l’edificio ad un particolare orientamento tale da garantire oltre ad un’adeguata illuminazione solare anche un ottimo isolamento termico, illuminazione intelligente, basso consumo e auto alimentata da fonti rinnovabili”.

In entrambi i progetti (comunque di importo rilevante) non vi è alcuna traccia né di pannelli fotovoltaici né di pannelli solari termici per riscaldare l’acqua sanitaria nonostante oggi anche per gli edifici privati sono obbligatori e devono produrre una quantità comunque rilevante di energia rinnovabile, situazione che stride molto in un comune che ha creduto fortemente nel fotovoltaico (anche se perseguendo interessi più privati che pubblici).

A conferma abbiamo controllato entrambi i computi metrici e possiamo affermare che in nessuna voce si fa riferimento alle fonti rinnovabili. Solo verso la fine della relazione viene fatto un breve accenno alle fonti rinnovabili, più precisamente si scrive …

Anche per il verde pubblico, comunque non previsto in progetto, viene semplicemente citato in un paragrafo con il quale si assume un impegnano futuro privo di valore …

Fine prima parte. Continua

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