Lo “spauracchio” del commissario, tutte le falsità che celano agli occhi dei cittadini

Di 1 Dicembre, 2016 0 0
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spauracchio-150 Per sfatare tutte le paure che qualcuno tenta di inculcare nella cittadinanza in queste febbrili ore impegnate in una ridicola raccolta firme al fine di rovesciare una decisione che a noi sembra l’unica eticamente corretta, scriviamo in questa pagina cosa è e cosa può fare un Commissario Prefettizio.

Un commissario prefettizio è il funzionario che amministra in maniera straordinaria un comune. In genere è un Prefetto (o un funzionario di carriera prefettizia), nominato su proposta del Ministro dell’interno dal Presidente della Repubblica.

La nomina del Commissario Prefettizio è ammissibile quando non si può assicurare il normale funzionamento dell’amministrazione evento causato ad esempio dalle dimissioni del sindaco.

Le dimissioni presentate dal sindaco diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al consiglio, ovvero a partire dal 4 dicembre. In tal caso si procede allo scioglimento del rispettivo consiglio, con contestuale nomina di un Commissario.

Secondo la legge il commissario ha tutti i poteri del sindaco, Consiglio Comunale e Giunta, sia ordinari che straordinari, senza alcuna limitazione particolare. Le funzioni del commissario prefettizio sono di amministrare l’ente finché non viene eletto un nuovo Consiglio e un nuovo Sindaco. Le elezioni devono tenersi nel primo turno elettorale utile.

Ma quanto costa il Commissario Prefettizio?

Il Commissario percepisce un’indennità mensile lorda pari all’indennità del Sindaco prevista per l’Ente di corrispondente fascia demografica, nella misura dimezzata prevista dall’art. 82, comma 1, del D. Lgs. 267/2000 (qualora non abbiano richiesto l’aspettativa), oltre al rimborso delle spese di viaggio. A questi può essere attribuito un ulteriore compenso pari al 10% della somma delle indennità spettanti ai membri della giunta comunale.

Nel nostro comune il Sindaco può percepire un’indennità pari a €. 1.952,21 (trattasi di importo lordo da decurtare altresì del 50% così come disposto dall’art. 81 TUEL 267/2000 essendo un dipendente pubblico), il Vice Sindaco percepisce il 20% dell’indennità del Sindaco (pari a 390,44 €), e i due assessori il 15% (pari a 292,83 €). Infine i Consiglieri prendono un gettone di presenza pari a €. 16,27.

Ad oggi la spesa per la giunta (compreso il Sindaco) è pari a 976,11+390,44+292,83+292,83=1952,21 € mensili.

Al Commissario Prefettizio spetta un’indennità di 976,11 (essendo già un dipendente pubblico) che si somma agli ulteriori 97,61 € (ovvero il 10% del compenso della giunta), che corrisponde ad un compenso pari a 1.073,72 € (ovvero 45% in meno del compenso complessivo spettante alla giunta e al Sindaco).

Cosa non può fare rispetto al Sindaco?

Il commissario ha gli stessi poteri del sindaco e nessuna limitazione particolare. In aggiunta il commissario oltre ad avere tutti i poteri, ordinari e straordinari, normalmente assegnati al sindaco, personifica tutti i poteri della giunta e consiglio comunale che andrà a sostituire.

Per quanto tempo può rimanere in carica?

Il commissario rimane in carica fino alla prima tornata elettorale amministrativa successiva alla sua nomina. In questo caso, sarebbe fino alla primavera del 2017.

A chi risponde?

Il commissario prefettizio risponde direttamente del proprio operato al ministero dell’Interno, da cui dipende.

Cosa accade nelle società partecipate (esempio Segen)?

Assolutamente nulla.

Con questo speriamo di aver messo fine ad una disinformazione che evidentemente sembra essere una delle caratteristiche distintive di questa classe politica.

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