Oggi si può presentare la richiesta per il contributo degli 80 €. Cosa fare in caso di rifiuto

Di 2 Settembre, 2016 0 0
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Povertà 150 Da oggi si possono presentare le domande ottenere gli 80 € relativi alla Sia, il nuovo Sostegno per l’Inclusione Attiva, il sussidio economico a tutte le famiglie che si trovano nelle condizioni economiche più disagiate, già precedentemente discusso in due articoli datati 22 luglio e 5 agosto.

Ma cosa fare in caso di rifiuto?

In caso di rigetto della domanda di Sia, i cittadini potranno rivolgersi sia al Comune sia all’Inps per avere informazioni ed eventualmente richiedere il riesame. Le istruzioni sono state indicate dall’Inps con la comunicazione n. 3322 del 5 agosto, giorno della pubblicazione del modulo di domanda con la descrizione dei punteggi per formare la graduatoria.

Ricordiamo che il Sia è una carta acquisti prevista a favore delle famiglie in condizioni economiche disagiate e con minorenni, fi gli disabili o donne in gravidanza. Il sussidio può avere un valore bimestrale variabile da 160 (un componente) fi no a 800 euro (cinque o più componenti). La gestione delle domande e il relativo accoglimento/diniego è compito dei Comuni, mentre all’Inps spetta fare i controlli delle posizioni dei soggetti richiedenti per verificare il possesso dei requisiti, i cui esiti sono trasmessi al Comune.

I cittadini quindi presentano la domanda al proprio Comune di appartenenza che, successivamente, provvederà a inoltrarla all’Inps, ai fi ni della verifica automatica di alcune condizioni (Isee, presenza di eventuali altre prestazioni di natura assistenziale, situazione lavorativa ecc.).

Nel caso la domanda venga rigettata per mancanza dei requisiti, il richiedente potrà recarsi al Comune (quello a cui ha presentato la domanda e dal quale ha ricevuto la comunicazione di rigetto) per chiedere informazioni e presentare, eventualmente, una richiesta di riesame.

Se il Comune è in grado di effettuare il riesame autonomamente potrà anche variare l’esito della domanda per accoglierla. Nel caso contrario, potrà inviare una richiesta di approfondimento alla sede dell’Inps, utilizzando obbligatoriamente la posta elettronica certificata (Pec). In alternativa, chiarimenti ed eventuale riesame si possono richiedere direttamente all’Inps, tramite Contact center multicanale (Ccm) o, in alternativa, tramite servizio «Inps Risponde» disponibile sul sito internet dell’istituto (www.inps.it.). La domanda riceverà risposta entro le 48 ore dalla ricezione.

Qualora sia riscontrata la presenza dei requisiti prima mancanti, l’Inps procederà a ridefinire la posizione del soggetto e, quindi, all’accoglimento dell’istanza di accesso ai benefici del Sia.

Diversamente, qualora i motivi dell’esclusione trovino conferma in esito ai controlli effettuati, il processo s’intenderà concluso con la definitiva negazione del Sia.

Rispetto al modello originario, nella stessa comunicazione l’Inps aveva modificato il Quadro H relativo alle condizioni necessarie per godere del beneficio») integrandolo con una presa d’atto, da parte del richiedente il beneficio, della necessità di:

  • presentare nuova dichiarazione Isee, entro due mesi, in caso di nascita o decesso di un componente;
  • inviare il reddito annuo previsto, entro il termine di 30 giorni, in caso di variazione della situazione lavorativa di un componente il nucleo familiare.

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