I residenti all’estero non pagano l’IMU

Di 8 Giugno, 2016 0 0
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Casa estero 150 Sono esonerati dal versamento dell’Imu e della Tasi i residenti all’estero e, sebbene risultano ancora soggetti al pagamento della Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) la verseranno in maniera ridotta di 2/3 (ogni 100€ di imponibile ne verseranno 33,33€).

Come nel 2015, quindi, sono esonerati dal pagamento se risultano verificate queste tre condizioni vincolanti:

  • devono essere pensionati nei rispettivi paesi di residenza;
  • devono essere iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero);
  • e l’immobile non sia locato o dato in comodato d’uso.

Cade però la possibilità prevista dall’articolo 9-bis del dl 47/2014, che apportava modifiche all’articolo 13, comma 2, del dl Monti (201/2011), che attribuiva agli enti locali la facoltà di assimilare l’abitazione posseduta dai residenti all’estero all’abitazione principale. La norma estendeva infatti il trattamento agevolato già concesso per le unità immobiliari possedute, a titolo di proprietà o usufrutto, da anziani o disabili che spostano la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente ai cittadini italiani che possedevano un’unità immobiliare, a titolo di proprietà o usufrutto, in Italia ma non erano residenti nel territorio italiano, a condizione che non risultassero locate.

Le agevolazioni previste per gli anziani e disabili che trasferiscono la propria residenza permangono, mentre è nulla l’assimilazione della prima casa a cittadini italiani residenti all’estero, negando di fatto ai comuni il potere di legiferare su questa materia, che oggi rimane fortemente vincolata alla necessità comunque di godere di una pensione estera.

N.B. In corsivo la modifica (dicembre 2016).

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