Una demolizione a norma?

Di 31 Maggio, 2016 0 0
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Demolizione 150 Non vogliamo fare allarmismo, ma osservando i lavori di demolizione delle casette asismiche, ci siamo posti diverse domande e vorremmo condividerle con tutto il paese perché è un argomento che riguarda tutti e gradiremmo delle risposte esaustive da chi può e deve fornirle.

Tra le domande ne abbiamo selezionate alcune:

  • è sicuro effettuare la triturazione delle macerie delle casette asismiche senza un adeguato sistema di abbattimento delle polveri?
  • è il caso di effettuare queste lavorazioni vicino ad un plesso scolastico e per di più negli orari di lezione con il rischio di diffondere le polveri che inevitabilmente quel tipo di lavorazione genera?
  • tutti ci ricordiamo come erano le casette asismiche e come erano state realizzate, allora ci siamo chiesti, ma i rifiuti speciali che fine hanno fatto? sperando che non siano stati distrutti con gli altri inerti.
  • i rifiuti pericolosi (tra i quali molto probabilmente anche amianto) sono stati trattati e rimossi in sicurezza?
  • tutte queste macerie che fine faranno? si tratta di una quantità considerevole e qualora dovessero essere smaltite in discarica ci domandiamo che motivo c’era di distruggerle in cantiere al centro del paese e per di più così vicino alla nuova scuola?

La normativa è molto rigida è per questo tipo di lavorazioni prevede l’obbligo, per chi intenda installare impianti mobili di smaltimento e di recupero di rifiuti, di presentare apposita domanda in Regione per ottenere l’autorizzazione all’uso dell’impianto per poi comunicare l’inizio dei lavori almeno 60 giorni prima dell’installazione presso il cantiere all’amministrazione che ha rilasciato l’autorizzazione. Tale comunicazione consiste in una relazione in cui venga riportato il luogo, il cantiere e il programma di lavoro, la durata dell’intervento, il tipo di macchinario che verrà utilizzato, gli estremi autorizzativi, l’entità dell’intervento (orari di lavoro, quantità lavorate e prodotte, tipo di materie prime secondarie prodotte) nonché la verifica di conformità ed ivi compreso il rilascio del Via (valutazione d’impatto ambientale).

La comunicazione oltre a rendere nota l’attività ha anche lo scopo di permettere eventuali controlli e in caso anche di vietare l’attività se non sia ritenuta compatibile con la salubrità dell’ambiente. Inoltre è obbligatorio procedere all’analisi dei rifiuti tramite appositi test di cessione, test realizzato da apposita ditta specializzata e analizzato in laboratori di analisi certificati.

Riveste infine particolare attenzione il posizionamento della macchina trituratrice che deve essere costruito con caratteristiche tecniche tali da garantire nel corso dell’attività una bassa rumorosità e una bassa emissione di polveri e gas di scarico, un impianto che deve essere oggetto di una scelta strategica in grado di non arrecare danni o disturbi agli ambienti circostanti, e così vicino ad una scuola molto frequentata ci sembra comunque una scelta insensata.

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