Tariffa rifiuti 2016 (Tari)

Di 23 Maggio, 2016 0 0
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Rifiuti 2016 Anche quest’anno sono state stabilite le tariffe del tributo rifiuti (tari 2016). È con piacere che vi informiamo che per la seconda volta dal 2011 (primo anno analizzato) la tariffa presenta un segno meno anche se la tendenza degli ultimi mesi del 2015 era di un sostanziale pareggio (proprio in coincidenza del cambio del programma di ritiro) dopo che nei primi 6 mesi del 2015 avevamo assistito ad un costante ribasso dei costi (che comunque sono molto lontani da quelli ante differenziata). Nessuna fattura relativa al 2016 è stata pubblicata, quindi ad oggi non sappiamo se il costo del servizio nel 2016 è più alto o più basso rispetto al precedente anno.

Ricordiamo le “comiche amministrative” dell’anno scorso con le relative magre figure dei membri della maggioranza che in un primo momento aveva alzato la tariffa (ingiustificatamente), per poi (dopo il richiamo del Ministero) annullare l’atto, per poi riconfermare con una formula “fantasiosa” gli aumenti ed infine tornando al punto di partenza annullando tutto l’iter. Ne approfittiamo per ricordare a tutti coloro che hanno pagato con il bollettino inviato dal Comune, che hanno diritto al rimborso ma devono fare apposita richiesta all’ufficio tributi visto che non è automatico. Trattandosi di piccoli importi molti non presenteranno richiesta ed è questo forse uno dei motivi che ha portato l’amministrazione a non avvisare adeguatamente la cittadinanza sull’annullamento della tariffa che, nel quasi silenzio, ha portando al comune un maggior incasso, che secondo quanto affermato dall’amministrazione ammonta a poco più di 10.000€, quanto invece sembra più corretta una stima almeno pari al doppio.

Oltre alla sorpresa relativa al secondo ribasso degli ultimi 6 anni, quest’anno è stata prevista un’ulteriore voce di spesa pari a 20.000€ relativa allo “spazzamento delle strade”, mai richiesto nei precedenti anni alla Segen, che in mancanza avrebbe ridotto ulteriormente la tariffa Tari. Evidentemente tutto d’un tratto è diventato importante la pulizia delle strade, molte delle quali presentano buche anche di una certa consistenzaQuello che vorremmo evidenziare è che il servizio di spazzamento delle strade, affidato alla Segen, sembra andare in parte in contrasto con le borse di lavoro previste proprio per il 2016. Come sapete a giorni scade il bando di gara sull’attribuzione di 10 borse lavoro, tra cui 5 relative proprio ad interventi per il verde pubblico che sostanzialmente coprono anche la pulizia del verde di pertinenza stradale, del verde di pertinenza dei parcheggi oltre che dei parchi, giardini, aiuole, viali alberati, fioriere e verde di pertinenza degli edifici pubblici etc. Ci aspettiamo quindi un Paese estremamente pulito visto che la stessa amministrazione investirà (con nostri soldi sia chiaro) sia per la pulizia di tutte le strade affidandole alla Segen, sia la manutenzione del verde tramite le succitate 5 borse lavoro finanziate anche se finanziate dalla Comunità Montana. Fa riflettere l’estrema necessità di pulizia delle strade prevista unicamente durante l’ultimo anno di mandato, evidentemente prima non era possibile o non era necessario o meglio non produceva lo stesso effetto. Comunque il primo obiettivo sembra fallito in quanto in coincidenza dell’ultima festa non si è fatta nessuna manutenzione del verde della villa comunale, per la quale ricordiamo tutte le amministrazioni sembrano attratte, viste le migliaia di € investite per i continui lavori di rifacimento, che erroneamente presumevamo in buono stato almeno durante le festività.

Comunque quest’anno è molto difficile capire il reale impatto della tariffa. Diciamo che potenzialmente il ribasso può toccare il 6%, ma può capitare anche che la tariffa sua più alta rispetto allo scorso anno. Tutto dipende dai metri quadrati della propria abitazione e delle relative pertinenze. Un locale di 100 mq dove vivono 3 persone senza alcuna pertinenza avrà un ribasso del 4%. Lo stesso nucleo familiare che ha anche una pertinenza di 100 mq avrà un ribasso ridotto all’1,8%. Se il totale tra i mq dell’abitazione principale e le pertinenze supera i 240 mq avremo un sostanziale pareggio. Oltre i 240 mq avremo un aumento.

Nella tabella seguente abbiamo riassunto i mq che fanno da confine tra un risparmio e un aumento rispetto alla tariffa dell’anno scorso (importante! per mq si intente la somma della propria abitazione ivi inclusi tutte le pertinenze collegate, esempio 120 mq abitazione e 80 mq di cantina corrispondono a 200 mq).

Numero OccupantiRisparmiAumenti
1 occupante< 160 mq> 160 mq
2 occupanti< 225 mq> 225 mq
3 occupanti< 240 mq> 240 mq
4 occupanti< 295 mq> 295 mq
5 occupanti< 390 mq> 390 mq
6 occupanti< 455 mq> 455 mq

Come avete ormai capito anche dai precedenti articoli che trattano lo stesso argomento, la tariffa rifiuti è una tariffa molto aleatoria. Questa dovrebbe prendere spunto dal piano finanziario che la Segen presenta ad inizio anno, tramite il quale anticipa la previsione sui costi per l’anno in corso. In realtà, così come previsto dalla legge, abbiamo visto che alla base di tutta la tariffa ci sono le fatture pagate l’anno precedente per lo stesso servizio, ovvero per calcolare la previsione per l’anno 2016 si fa riferimento alla fatture pagate nel 2015.

Cosa succede però se la previsione è più alta della spesa reale? La logica dovrebbe essere che la differenza sia riportata l’anno successivo come credito e l’inverso quando la previsione è più bassa della spesa reale (come sarebbe dovuto accadere l’anno scorso che poi “stranamente” non è accaduto, e questo fatto valida tutto il nostro sospetto). Se per l’anno X io prevedo una spesa di 100€, imposto la tariffa in maniera da incassare 100€ (esempio 10 cittadini pagano 10€ ciascuno) e, anche se sappiamo che c’è sempre qualcuno che per un motivo o per un altro non paga, a tutti gli effetti il Comune registra in competenza 100€, ricordando che il mancato incasso di un contribuente non incide immediatamente sulla tariffa tant’è vero che esiste un fondo a copertura di queste perdite quando diventano inesigibili (generalmente dopo 5 anni). Ma se il 31 dicembre si scopre che in realtà il servizio è costato 80€ e quindi abbiamo risparmiato 20€, dove finiscono questi 20€?. Come abbiamo detto dovrebbero andare a scalare il conto l’anno successivo. Ma in realtà questo sembra non avvenire mai. A dimostrazione riprendiamo le precedenti tariffe.

L’amministrazione per il 2013 aveva previsto un costo di 475.000€, quindi la tariffa era basata su questo valore. Nel 2013 però fattura alla Segen 430.000€ circa. Differenza? -45.000€. Dove sono finiti? Boh.

L’amministrazione per il 2014 aveva previsto 427.000€ (quasi 50.000€ in meno, quasi un 10% in meno), ma stranamente nonostante alla base della tariffa ci sia questo valore nettamente più basso, impostava la tariffa 2014 ad un -1,3%. Nel 2014 però fattura alla Segen 412.000€ circa. Differenza? -15.000€ rispetto a quanto preventivato (in realtà lasciando la tariffa invariata il comune ha incassato 57.000€ in più se prendiamo a riferimento il 2013). Dove sono finiti? Boh.

L’amministrazione per il 2015 aveva previsto 437.000€ (quasi 10.000€ in più rispetto all’anno precedente), qui avviene il pasticcio visto che cercherà per ben due volte di alzare la tariffa. Nel 2015 però fattura alla Segen 404.000€ circa. Differenza? -23.000€ (casualmente quelli che dai nostri calcoli dovrà restituire ai cittadini anche se dai conti dell’amministrazione risultano poco più di 10.000€). In realtà sappiamo che il Comune, mantenendo la tariffa sostanzialmente invariata, ha incassato 65.000€ in più visto che la tariffa 2015 è di poco inferiore a quella del 2013.

Con questo cosa vogliamo dire.? Che nonostante quest’anno la tariffa sia più dettagliata, ad oggi solo il responsabile tributi sa come funziona la tariffa e dalla sua posizione la fa e la disfà a piacimento, stabilendo delle tariffe che troppo spesso sono in opposizione a quanto dichiarato (la previsione è costantemente superiore alla tariffa, nonostante ciò, e nonostante il calo costante della previsione, ogni anno la tariffa è sempre la stessa).

Vi lasciamo con la delibera dettagliata, piano finanziario e approvazione delle tariffe.

Per le attività commerciali a differenza dello scorso anno, dove le tariffe sarebbero dovute salite con la stessa percentuale su ogni categoria (negozi, uffici ….), quest’anno ci sono attività (in realtà solo 3 tipologie) che hanno visto ridurre di poco la tariffa (-0,5% ristoranti, -0,3% bar e -0,2€ ortofrutta) e altre che sono rimaste invariate o che hanno registrato aumenti anche fino ad un +14,5% (locali non utilizzati). Per i dettagli vedere le relative tariffe.

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