La previsione “sicuramente sbagliata” sulla Tari 2016

Di 29 Febbraio, 2016 0 0
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Rifiuti secchi 150

È stata pubblicata pochi giorni fa la fattura di novembre 2015 della Segen relativa ai costi per il trattamento e il trasporto dei rifiuti solidi urbani tramite la quale siamo riusciti a ricostruire abbastanza fedelmente il costo alla base del quale sarà istituita la tariffa Tari 2016.

Sommando quindi tutte le fatture del 2015 si raggiunge un importo di 407.908€ registrando quindi per il 4° anno consecutivo una riduzione del costo del servizio (475.008 nel 2012, 427.725 nel 2013 e 412.261 € nel 2014). Tuttavia la diminuzione sembra rallentare vistosamente perché siamo passati da una riduzione del 9,95% registrata nel 2013, all’1,06% nel 2015, intramezzati da un riduzione del 3,61% nel 2014.

Segen 2014-2015

Quel che preoccupa maggiormente e che in concomitanza con l’introduzione dei nuovi servizi di raccolta attivati a luglio, il costo sembra sia tornato a crescere rispetto al 2014 e a dimostrazione di ciò abbiamo considerato l’andamento dei costi con un arco temporale semestrale dal quale si evince che nel secondo semestre del 2015 la tendenza sembra proprio invertirsi passando da 3 semestri caratterizzati da una riduzione promettente ad un incremento che lascia presagire un primo semestre 2016 in crescita rispetto all’analogo semestre 2015 (la fattura di dicembre è stata incrementata del 10% perché è stata pubblicata solo la quota versata alla Segen senza la quota destinata all’erario).

Costo semestrale

Purtroppo una riduzione così ridotta, pari a poco più dell’1%, non dovrebbe generare risparmi di spesa. Tuttavia bisogna tenere in considerazione che la stragrande maggioranza dei contribuenti dovranno scontare la maggiorazione erroneamente pagata nel 2015 annullata ben due volte (la prima dal ministero e la seconda dal passo indietro obbligatorio fatto dalla stessa amministrazione) in quanto risultata illegittima.

Sarà compito del responsabile dell’ufficio tributi confrontare la tariffa pagata nel 2015 e se risulta in eccesso procedere alla riduzione dell’imposta per il 2016 che dovrà quindi essere presumibilmente inferiore a quella erroneamente pagata nel 2015 sperando che sia un lavoro che non preveda ulteriori compensi visto che l’errore è attribuibile in parte allo stesso responsabile del servizio e condiviso con l’amministrazione comunale.

Andamento rifiuti

Resta comunque evidente la mancata correlazione tra il costo del servizio e la relativa tariffa nonostante questa sia la base utilizzata per determinare la tariffa, tariffa che risulta sostanzialmente invariata (-1,2%) nonostante una riduzione di quasi 63mila € dei costi di smaltimento e trasporto dei rifiuti che corrispondono ad una diminuzione di ben 13,2 punti percentuali che nessuno, purtroppo ha visto in bolletta.

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