Dalle convenzioni Consip risparmi per acquisto di beni e servizi anche oltre il 50%

Di 24 Febbraio, 2016 0 0
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Risparmi 150 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in collaborazione con l’Istat, effettua una  rilevazione annuale presso le pubbliche amministrazioni per individuare lo scarto tra i prezzi oggetto di convenzioni Consip (dal tradizionale bando fino al mercato elettronico) su 22 categorie merceologiche e quelli effettivamente corrisposti da chi non ha utilizzato le convenzioni stesse. Il Consip è la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana che opera nell’esclusivo interesse dello Stato e il suo azionista unico è il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) del quale è una società in-house.

La rilevazione effettuata nel 2015 sugli acquisti realizzati nel 2014 conferma che le convenzioni stipulate dalla Consip per l’acquisto di beni e servizi nelle pubbliche amministrazioni centrali e territoriali, che rientrano nelle attività di revisione della spesa, sono assolutamente vantaggiose coniugando risparmio di spesa e qualità. Da tale rilevazione, condotta sulla base di un campione rappresentativo di circa 1400 pubbliche amministrazioni secondo una metodologia di stima messa a punto dall’Istat, emerge una complessiva riduzione sui prezzi unitari di acquisto per 20 categorie merceologiche individuate nel paniere tra quelle più comunemente utilizzate dalle amministrazioni.

Le riduzioni sui prezzi unitari di acquisto attraverso le convenzioni Consip rispetto ai prezzi fuori convenzione raggiungono infatti anche il 51% per alcuni modelli di stampanti, il 43% per la telefonia fissa relativamente al traffico voce, il 52% per alcuni modelli di fotocopiatrici. Di rilievo anche le riduzioni sui prezzi unitari per l’acquisto di autoveicoli: dal 18,5% delle city car al 26% di furgoni autocarri e minibus. Nel settore dell’ICT, il ricorso alle convenzioni ha consentito una riduzione dei prezzi per server tra il 20% e il 37%, per i pc portatili tra il 7% e il 15%, per i pc desktop fino al 21%. Anche nel settore energia si riscontrano risparmi evidenti dalla benzina, con uno scarto del 17,75% per le Pa locali e del 13,39% per quelle centrali tra prezzo Consip e prezzo fuori convenzione, al servizio luce (-35,47%).

L’indagine sui prezzi  medi di acquisto della PA consente, indirettamente, di valutare l’efficacia del ricorso alle convenzioni Consip quale  strumento di acquisto basato sull’aggregazione della domanda, strumento che ha avuto nuovo impulso con l’avvio del Tavolo dei 33 soggetti aggregatori al posto delle precedenti 35.000 stazioni appaltanti.

E’ partita da alcuni giorni la rilevazione del Ministero presso le pubbliche amministrazioni statali, centrali e periferiche, delle previsioni dei fabbisogni per beni e servizi. La rilevazione si completerà entro 30 giorni ed è finalizzata ad eliminare duplicazioni e sprechi, verificarne ex ante la coerenza con le disponibilità finanziarie ed ottenere economie di scala.

Con la legge di stabilità per il 2016 sono stati introdotti paletti più stringenti per far sì che le amministrazioni utilizzino in misura sempre maggiore le convenzioni Consip per i loro acquisti. Da quest’anno, infatti, i prezzi  benchmark della Consip, individuati con Decreto del Ministero dell’economia e poi pubblicati sul sito del Mef, indicheranno per ciascun bene e servizio per il quale verrà attivata una convenzione, oltre il prezzo anche le caratteristiche ritenute essenziali per soddisfare le esigenze delle pubbliche amministrazione e che individuano in modo puntuale il bene e servizio offerto. Se una amministrazione intende effettuare acquisti al di fuori delle convenzioni ha l’obbligo di giustificarne il motivo, in riferimento a esigenze particolari che non sarebbero soddisfatte con le caratteristiche del bene previste.

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