Continuiamo a parlare del Mepa (il mercato elettronico della pubblica amministrazione gestito da Consip per conto del ministero dell’Economia).
Nel corso del 2015 secondo il Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) gli acquisti delle pubbliche amministrazioni realizzati tramite Mepa sono cresciuti del 39% rispetto al 2014. Tale crescita ha permesso un risparmio “diretto” pari a circa 150 milioni di € ottenuti grazie alla riduzione del prezzo di acquisto. Secondo il ministero questo risparmio va incrementato con ulteriori cento milioni di euro dovuto alla informatizzazione delle operazioni e alla riduzione dei tempi necessari per espletare le procedure di acquisto.
Nel Mepa sono presenti oltre 7,5 milioni di articoli messi a disposizione delle amministrazioni pubbliche per acquisti in via telematica inferiori alla soglia di rilievo comunitario (135mila euro per le Pa centrali e 209mila per le altre). A questi si aggiungono circa 4 milioni di materiale per cancelleria, macchine per ufficio e materiale di consumo e poco meno di 1,3 milioni servizi di Ict, hardware e software. Oltre a questo sono presenti numerose altre offerte riguardanti arredi e complemento di arredi, beni e servizi per immobili.
Ad oggi il Mepa è il più grande mercato elettronico d’Europa e conta oltre 55 mila imprese registrate perla stragrande maggioranza si tratta di piccole e medie imprese.
Il fatturato nel 2015 ha superato i 2 miliardi di € contro i poco meno di 1,5 miliardi del 2014 e i 900 milioni del 2013. Inoltre il Ministero ha ribadito che ben il 75% degli acquisti sono stati effettuati dai Comuni, enti sanitari e Università. I contratti stipulati sono cresciuti a 650.000 con una crescita del 24% di cui il 25% concluso con la procedura di “richiesta di offerta” con un controvalore di 1.343 milioni di € e il restante tramite “ordini diretti” con un controvalore di circa 700 milioni di €. Infine il Ministero ha dichiarato che sono 39mila gli acquirenti che hanno acquistato almeno una volta sul Mepa.
Il livello di spesa è destinato a crescere nei prossimi mesi non appena andrà a regime il nuovo sistema semplificato con la riduzione di 34 stazioni appaltanti che andrà ad affiancare la riduzione della spesa che dovrebbe entrare in vigore nel 2017.
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