Incoerenze amministrative

Di 7 Dicembre, 2015 0 0
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Fantasticare 150 Sono state pubblicate nella giornata di sabato diverse delibere, alcune delle quali estremamente singolari.

La prima è la deliberazione del C.C. n. 48 del 28 novembre 2014 “assestamento generale di bilancio per l’esercizio 2015”. Qui si notano le ennesime variazioni del bilancio di previsione 2015 da dove “magicamente” sono spariti i 250.000 € previsti per il nuovo mutuo. Non si capisce quindi se questo nuovo mutuo sia stato richiesto o meno. Ma nello stesso documento abbiamo visto che tra gli incrementi di spesa ce n’è uno relativo al titolo 1 capitolo 2004/2 (non indica l’anno) codice 1080102 con oggetto “spese per ill. pubbl. 23.700,00€” o si tratta di nuovi impianti di pubblica illuminazione o questi rappresentano una prima parte delle spese a carico dell’amministrazione necessarie per l’adeguamento dell’impianto. Questo ci ha fornito l’occasione per ribadire le nostre perplessità su tutta la procedura di gara che ha concesso tutto l’impianto di illuminazione e le centrali termiche in affidamento ad una ditta privata dopo regolare gara pubblica.

In particolare per la gestione delle centrali termiche abbiamo sollevato il problema dell’adeguamento della tariffa dovuto all’efficientamento già realizzato a spese del comune relativo alla nuova scuola, che ha previsto la soppressione di una centrale termica inefficiente (ex scuola media), a breve seguita dalla soppressione di un’altra sempre inefficiente (scuola materna) e la realizzazione a spese del comune di una nuova centrale termica più efficiente (nuova scuola media e materna). Sarebbe altrettanto utile sapere se sono previste due centrali distinte o una in grado di soddisfare le necessità di entrambe le scuole (più economica).

Per l’impianto di illuminazione, visto che c’è qualcuno che vede solo ed esclusivamente effetti positivi dell’affidamento, vi proponiamo un paragone per comprendere meglio cosa è successo e successivamente riproponiamo quella che era la nostra proposta.

Paragone. Fino all’anno X avete viaggiato su una macchina inefficiente con consumi estremamente elevati senza porvi alcun problema, diciamo una berlina 3.000 a benzina. Il vostro obiettivo era andare da A a B. Il come e il costo non era un problema. Ma per l’anno X+1 decidete che è ora di cambiare l’automobile con una molto più efficiente, diciamo una utilitaria 1600 con impianto a gas, tanto il vostro obiettivo resta sempre di andare da A a B. Non avete però i soldi per comprarla (e senza valutare alternative) affidate l’incarico ad un’azienda esterna (Cofely Italia S.p.A.) che acquista la macchina per vostro conto ma in cambio vuole che gli si pagano per 20 anni gli stessi consumi che avevate con la vecchia autovettura inefficiente, escluso però ogni intervento di manutenzione straordinaria che resteranno a vostro carico. Solo gli interventi di manutenzione ordinaria (verifiche di funzionamento, eventuale sostituzione sportelli e cavi non efficienti, pulizia, controllo efficienza e grado di sicurezza delle apparecchiature) restano quindi a carico dell’impresa privata e potremmo paragonarli alla verifica della funzionamento della macchina, la pulizia della macchina, la revisione e l’eventuale tagliando (alcuni di questi mai eseguiti dall’amministrazione). Ma qui finiscono i vantaggi. Gli interventi di manutenzione straordinaria ossia ogni altro intervento non ordinario restano a totale carico dell’amministrazione e sempre usando lo stesso esempio potremmo paragonarla al furto dell’auto, al pagamento dei danni dovuti ad incidenti, al pagamento dei danni provocati da atti vandalici o dovuti a calamità naturali, il pagamento di tutte le spese in caso di malfunzionamento dell’auto, la rottura dell’auto accidentale, la foratura e qualsiasi altro danno o problema non preventivabile. Capite subito che con queste condizioni l’impresa privata rientrerà nell’investimento molto prima dei 20 anni visto che la stragrande maggioranza delle spese di manutenzione resterà comunque a carico dell’amministrazione (non sappiamo se l’importo a base gara relativo alla manutenzione faccia riferimento a quella ordinaria o quella straordinaria).

La nostra proposta, totalmente inascoltata da un’amministrazione chiusa nelle proprie decisioni, era quella di utilizzare i guadagni della centrale idroelettrica e del nuovo traliccio telefonico o il risparmio generato dalla rinegoziazione dei mutui o qualsiasi economia di spesa possibile, che identificheremo con “Y”, per ri-ammodernare la linea di illuminazione più inefficiente del comune. L’anno successivo si sarebbe investita la stessa somma “Y” su una seconda linea, sempre in ordine di inefficienza. Dal terzo anno avremmo avuto a disposizione oltre alla somma “Y” anche il risparmio generato dalla prima linea efficienziata che chiameremo “R1” e saremmo intervenuti su un terzo tratto di linea avendo a disposizione le risorse “Y+R1”. Il quarto anno avremmo avuto a disposizione una somma sempre crescente composta dai ricavi “Y” sommati al risparmio della prima linea “R1” e al risparmio della seconda linea “R2” quindi un totale di “Y+R1+R2”. Il quinto anno avremmo avuto risorse pari a “Y+R1+R2+R3” e così via. Capite che nel giro di una decina di anni (qualcuno più di quelli che avrà la Cofely per recuperare gli investimenti) avremmo avuto lo stesso identico risultato senza dover investire un ingente quantitativo di denari. Ma evidentemente è meglio continuare a pagare comunque un canone molto elevato e ottenere un ritorno reale solo dopo 20 anni.

Ma il documento più “originale” è sicuramente la delibera di giunta n. 96 del 30 novembre 2015 con oggetto «Approvazione progetto preliminare – Interventi per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate – aree denominate “Balsorano Vecchio” e “Case Cipriani” Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 ottobre 2015».

Avevamo parlato in un articolo datato 14 ottobre del finanziamento relativo alle aree urbane degradate. Ricorderete che la richiesta del finanziamento scadeva il 30 novembre 2015. Il 30 novembre 2015 è stato quindi approvato un “faraonico” progetto che si compone di due interventi:

  • il recupero e la valorizzazione della viabilità esistente di Via De Caris mediante la rimozione delle pavimentazione incoerenti e/o vetuste e la successiva fornitura e posa in opera della pavimentazioni in porfido, similare a quella esistente, la valorizzazione del centro polivalente (quello recentemente ristrutturato) mediante pavimentazione dell’area esterna di pertinenza della struttura, e la pavimentazione delle strade via Pianiro, Via Circonvallazione del Castello, Via Noce dei Santi e Via Flavia,
  • il recupero di un edificio di 1200 mq, tramite demolizione della struttura, previa bonifica dell’amianto presente, e la costruzione ex-novo di un centro sportivo di aggregazione ed inclusione sociale, con all’interno campi per la pratica sportiva (calcetto, basket, volley, tennis) e di una sala polivalente con parco giochi e ludoteca. La struttura occuperà complessivamente mq 12.000 ed al proprio interno saranno svolte molteplici attività di socializzazione e sportive.

Vada per il primo intervento, ma il secondo intervento è inverosimile. Non abbiamo nulla contro i cittadini della frazione di Case Cipriani ai quali probabilmente l’assessore Valentini è molto legato, ma normalmente si cerca di accentrare le attività e non di esternalizzarle.

Ma qui si rasenta il ridicolo.

In primo luogo non si tratta di area urbana essendo un edificio isolato che si trova tra due frazioni molto distante dal centro abitato principale.

Aree degratate

In secondo luogo, l’opportunità. Nell’articolo da noi scritto avevamo messo in primo piano le baracche (che come sapete ancora sono molto numerose nonostante l’intervento di demolizione recente) perché rappresentano il maggior degrado sociale del nostro comune. Ma tra i possibili interventi avremmo voluto allegare anche quelle del centro polisportivo di via Olimpica o l’ex scuola media o la palestra mai completata, tutti  interventi che avrebbero contribuito a migliorare il decoro urbano. Notate che tutti questi beni sono di proprietà comunale. Nessuno di questi interventi è stato preso in considerazione.

Invece gli amministratori pretendono di creare una vera “cattedrale nel deserto” recuperando un edificio, che si presume privato, di 1.200 mq per realizzare all’interno campi per la pratica sportiva (calcetto, basket, volley, tennis) e una sala polivalente con parco giochi e ludoteca in un’area che occuperà 12.000 mq. Una struttura faraonica per servire comunque un numero limitato di persone che qualora fosse realizzata sarebbe comunque difficilmente raggiungibile dai ragazzi di Balsorano centro e delle altre frazioni più distanti senza l’ausilio di mezzi di trasporto.

Per terzo, la difficoltà di ottenere un simile finanziamento visto che si tratta di un finanziamento molto elevato (quasi 2 milioni di € preventivati) che rappresentano il massimo finanziamento ammissibile e che equivale a quasi l’1% dell’intervento complessivo previsto per tutta l’Italia (che è di 250 milioni di € in tre anni).

Ma visto che stanno fantasticando, proponiamo anche un teatro, un cinema, una sede dell’università, un campo da calcio regolamentare in erbetta e tribune con una capienza di 20.000 posti, un centro commerciale, un palaghiaccio, un velodromo, un ippodromo etc.

A parte gli scherzi, fa senso questa continua ricerca nel realizzare nuove strutture continuando ad ignorare quelle già esistenti che ancora oggi, per non dire storicamente, sono incomplete o fatiscenti.

Evidentemente la miopia di questa amministrazione si sta aggravando.

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