Il gettito Imu e Tasi in Italia e le aliquote “rovetane”

Di 13 Giugno, 2015 0 0
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House 150 Dall’abolizione dell’ICI avvenuta nel 2008 all’introduzione della Tasi nel 2014, intramezzati dall’introduzione dell’Imu e in alcuni casi della mini-imu, l’imposta si è progressivamente spostata dall’abitazione principale agli altri edifici.

Alla luce del fatto che le abitazioni principali e le pertinenze costituiscono più della metà dei fabbricati italiani, oltre 32 milioni di unità su un totale di 62 milioni, si spiegano tutte le manovre dei governi per ridurre la pressione fiscale su questo tipo di unità immobiliari. Nonostante ciò abbiamo assistito ad un incremento delle gettito totale passato da 9,2 miliardi del 2011 a quasi 25 miliardi del 2014.

Ogni operazione ha però le sue controindicazioni. Ad una riduzione delle imposte per l’abitazione principale ha corrisposto l’incremento di tutte le altre imposte applicate sugli altri fabbricati sia residenziali che non, da cui arriva l’80% di tutto il gettito.

Le case affittate, sfitte o date in prestito ai parenti (anche quelli di primo grado) hanno subito rincari molto vistosi. Ancora di più sono stati gli aumenti per i negozi, uffici e fabbricati produttivi (capannoni etc) che se pur rappresentano meno del 10% del totale, permettono di incassare un terzo del gettito complessivo.

Gettito IMU+TASI ripartito Gettito IMU+TASI complessivo

Per le abitazioni principali il gettito dell’Imu e della Tasi nel 2014 è stato di 3,5 miliardi di €, minore del gettito del 2012 (4,03 miliardi di €), con una riduzione complessiva pari a -13,24%. A ruota anche per aree edificabili si registra una diminuzione del gettito passato dai 1,76 miliardi ai 1,59 miliardi (-10,7%). In controtendenza il gettito degli altri fabbricati di persone fisiche (cittadini proprietari di altri immobili anche le case date in comodato d’uso gratuito ai figli o ai genitori) che hanno fatto registrare un +4,3%, passando da 11,5 miliardi a 12 miliardi, e soprattutto per i fabbricati di persone giuridiche (imprese, società, associazioni etc) che hanno registrato un +16,9%, passando da 6,52 miliardi a 7,85.

Gettito IMU+TASI Persone fisiche

Considerando i soli contribuenti in persone fisiche si scopre che i prelievi medi sono diminuiti sull’abitazione principale, passati da 226€ nel 2012 a 204€ nel 2014, ed in controtendenza sono saliti quelli sulle altre proprietà immobiliari (escluse in questo calcolo le aree edificabili), passate dai 638€ ai 676€.

E’ la stessa corte dei conti a evidenziare che la pressione fiscale negli ultimi anni ha toccato vette del 43,4%, soprattutto a causa del prelievo locale, praticamente raddoppiato visto che è passato dall’11,4 al 21,0% sul totale dell’intera Pubblica Amministrazione, anche se gran parte dovute a precise scelte operate dal governo. Un imposta locale “federalistica” che ha portato maggiore autonomia, con la conseguenza però di un aumento delle differenze tra i singoli comuni, tutti colpiti in egual misura dai tagli dei trasferimenti statali, ma che ognuno ha gestito individualmente con aliquote diverse da comune a comune.

Ma adesso restringiamo i dati ai nostri “vicini” e analizziamo le aliquote applicate.

Media comuni

I dati sono una media delle aliquote 2014 dei comuni della Valle Roveto escluso Avezzano (solo aliquote senza considerare le detrazioni). Note:¹ La media è molto bassa perché San Vincenzo e Canistro hanno l’aliquota Tasi azzerata. ² La media è più bassa perchè Civitella riconosce l’esenzione totale. ³ La media è molto bassa perché Civitella e Capistrello equiparano queste unità immobiliari ad abitazioni principali.

Come si vede dalla tabella, le aliquote applicate dal comune di Balsorano sono praticamente tutte sopra la media (soprattutto a causa dell’aumento dell’aliquota base portata dal 7,6‰ all’8,6‰ dall’amministrazione Tordone), tranne per le aree edificabili dove siamo in linea con gli altri (qui l’aliquota è rimasta quella base).

E per fortuna che abbiamo entrate extra superiori agli altri comuni, proprio come ricordato dall’ex consigliere provinciale in un post su facebook (purtroppo non sulla nostra pagina ufficiale), che servono più a sfamare i conti del Comune che ad alleggerire il carico fiscale verso i cittadini.

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