E se invece di un’esternalizzazione si cercassero delle opportunità …

Di 8 Giugno, 2015 0 0
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Idee Questo articolo era programmato più avanti ma dopo l’aggiudicazione definitiva del servizio energia e gestione degli impianti di illuminazione pubblica alla società COFELY ITALIA S.p.A. del gruppo GDF Suez, abbiamo deciso di anticiparlo.

Sulla gazzetta ufficiale n.109 è stato pubblicato il decreto del Ministero dell’Ambiente del 14 maggio ossia il provvedimento attuativo del decreto legge n.91 del 24/06/2014, convertito con modificazioni dalla Legge 11/08/2014 n.116.

In questo decreto sono stati stanziati 350 milioni di € per la qualificazione energetica degli istituti scolastici sotto forma di prestiti a tasso super agevolato dello 0,25%, della durata di 20 anni.

Per ottenerli sarà necessario realizzare la diagnosi energetica degli immobili e provvedere alla redazione della certificazione energetica, che dovranno essere spedite con la domanda all’indirizzo fondokyoto@pec.miniambiente.it e ecdpspa@pec.cassaddpp.it

Questi sono i finanziamenti da perseguire, praticamente a tasso 0%, sui quali non avremmo nulla da obiettare. Sarebbe anche possibile partire prendendo spunto dai progetti già presentati che dovrebbero prevedere un analisi energetica degli impianti attuali, almeno si presume.

Il decreto prevede che i soggetti che possono beneficiare di questi finanziamenti sono soggetti pubblici proprietari di immobili pubblici destinati all’istruzione scolastica (ad esempio la scuola elementare) e edifici pubblici destinati all’alta formazione artistico-musicale (come l’asilo Ravenna sede della Banda Musicale) che poi sono gli unici due edifici che manterranno le loro funzioni anche nei prossimi anni.

I progetti finanziabili spaziano tra quelli che prevedono interventi di incremento dell’efficienza energetica e degli usi finali dell’energia, a quelli necessari per l’adeguamento delle norme sulla sicurezza dei luoghi e degli impianti, oltre a quelli necessari e previsti dalle normative in materia di prevenzione antisismica.

Gli interventi finanziabili sono:

  • l’analisi, il monitoraggio, la diagnosi energetica fino ad un importo di 30 anni restituibile in 10 anni allo 0,25% di interessi;
  • sostituzione dei soli impianti, incluse le opere necessarie alla loro installazione e posa in opera, comprensivi della progettazione e della certificazione energetica fino ad un massimo di 1 milione di € restituibili in 20 anni allo 0,25% di interessi;
  • interventi di riqualificazione energetica dell’edificio, inclusi gli impianti e l’involucro fino ad un massimo di 2 milioni di € restituibili in 20 anni allo 0,25% di interessi.

Questi importi si riferiscono al singolo edificio.

Il termine della presentazione delle domande è 90 giorni dalla pubblicazione del decreto ministeriale ossia 14 agosto 2015.

Ma è meglio non pensarci troppo, l’amministrazione ha già le idee chiare anche se non troppo visto che ancora oggi ci domandiamo come sia stato possibile inserire tra gli impianti da ottimizzare impianti termici che sono già in disuso (quelli dell’ex scuola media di Ridotti) oltre a quelli che saranno in disuso nel 2017 (quelli dell’ormai ex scuola materna), un bando di gara che è viziato fin dall’inizio, ma che a quanto pare a nessuno dell’amministrazione importa.

A noi non ci resta che pretendere il rispetto di quanto indicato nel contratto e soprattutto verificare se questa operazione crea risparmi o maggiori oneri (vi ricordiamo che la manutenzione straordinaria resta a totale carico dell’amministrazione e che gli incrementi dei costi dell’energia elettrica comportano un incremento del canone annuale che è quindi un canone variabile e non fisso).

Ne riparleremo !!!

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