1, 1bis, 2, 2bis, 3, 4, …..

Di 16 Maggio, 2015 0 0
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Omino numeri 150 E’ stato pubblicato ieri, nella delibera di giunta n. 30 del 9 maggio 2015, un riferimento al progetto relativo ai “Lavori di realizzazione di un nuovo edificio scolastico nel capoluogo per accorpamento plessi (scuola materna e media). – II° lotto variato: Costruzione scuola materna. Approvazione progetto definitivo”.
Direte, cosa c’è che non va?

Premettiamo che con questo, escludendo studi di fattibilità, progetti preliminari di cui non ne abbiamo notizia, siamo arrivati, tra progetti definitivi ed esecutivi, relativi alla nuova scuola ed escludendo anche quelli per il ripristino della vecchia scuola, a ben 4 progetti,  e non vediamo ancora la fine visto che a breve ne seguirà un altro (l’esecutivo).

La novità è che il progetto è “tornato a casa” visto che è stato redatto dal responsabile UTC (Ufficio tecnico comunale) l’Ing. Mazzone.

In effetti ricorderete che lo stesso ingegnere presentò, nella delibera di giunta n. 83 del 24 luglio 2013 un analogo progetto relativo alla “Costruzione di un nuovo plesso scolastico in Balsorano Capoluogo località Abbatello per l’accorpamento, con dismissione dei preesistenti edifici, delle scuole media e materna. Approvazione progetto definivo”, che prevedeva la realizzazione sia della scuola media che della materna. L’importo totale dei lavori venne quantificato in 1.195.427,72 €, una cifra che analizzeremo in dettaglio in un altro articolo.

Comunque la successiva fase, il progetto esecutivo, fu affidato esternamente all’Ing. Tatangelo perché, ricorderete, l’ingegner Mazzone si dichiarerà “oberato di lavoro”.

L’ing. Tatangelo presenterà il suo progetto questa volta diviso in due parti distinte, I° e II° lotto. In relazione al I° lotto aveva inserito 39.000 € di spese tecniche (sostanzialmente progettazione), ma chiaramente limitate al solo I° lotto di importo complessivo pari a 1.061.503,67 €. Per il II° lotto dichiarava un importo stimato definitivo di 420.000€, ma non venne presentato alcun progetto, almeno non ve né traccia sul sito istituzionale del comune.

Siamo quindi passati da un unico progetto dell’Ing. Mazzone, dove le spese tecniche venivano quantificate in 39.200€, a due distinti progetti che porteranno in totale delle spese tecniche a 78.800 €, in particolare per il I° lotto (importo dei lavori di 1.061.503,67) verranno indicate spese per 39.000€ mentre per il II° lotto (importo dei lavori di 411.947,30) vengono indicate spese tecniche per 39.800€. E fate attenzione i progetti sono distinti tant’è vero che sia i 39.000€ di I° lotto che i 39.800€ del II° vengono sommati al costo totale delle opere.

Ma torniamo ad oggi, o meglio sarebbe da dire al 9 maggio, giorno di presentazione da parte dell’Ing. Mazzone del nuovo progetto definitivo, inserito nella delibera n. 30 già citata. In questa si dichiara che si è proceduto, vista la relazione del geologo, ad incrementare i lavori, dai previsti 420.000 €, fino a raggiungere i 512.879,22 € (+22,11%). Quindi il nuovo plesso scolastico, togliendo le sponsorizzazioni, costerà 1.574.382,89 € il 31,7% in più rispetto al progetto dell’Ing. Mazzone (reso leggermente più alto perché il piano di appoggio era stato quotato più in basso), di cui 800.000€ in mutui e 261.503,67 in sponsorizzazione per il I° lotto (ribasso del 24,63%) e 420.000€ in finanziamento regionale e 92.879,22 in nuova sponsorizzazione per il II° lotto (ribasso ridotto al 18,11%).

Ricordiamo che la sponsorizzazione è dovuta alla mancanza di liquidità da parte dell’amministrazione che non è in grado di coprire questa differenza con fondi propri.

Ma se fate un passo indietro ricorderete che quella cifra era stata indicata dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte dell’Ing. Tatangelo, tant’è vero che il progetto dell’Ing. Mazzone era di “soli” 1.195.427,72 ed era un unico lotto. Sarà poi l’Ing. Tatangelo a dividere il lavoro in due lotti, indicando i famosi 420.000 € relativi al II° lotto e per i quali verrà richiesto ed ottenuto un finanziamento da parte della Regione proprio per quell’importo.

Ma perché sarebbe opportuno privilegiare la progettazione interna e come questa viene remunerata?. La progettazione interna è una progettazione realizzata direttamente dall’ufficio tecnico del comune e viene remunerata da un “incentivo” che rende questo particolare tipo di progettazione estremamente conveniente. L’incentivo alla progettazione interna fu introdotto dal comma 5 e dal comma 6 dell’articolo 92 del Codice dei Contratti Pubblici in vigore dal 2006. Questi commi dicono che l’importo massimo relativo al compenso per la progettazione interna è fissato al 2% dell’importo dei lavori e che questo comprende tutte le spese tecniche, di esecuzione, sicurezza, direzione, RUP etc. Quest’importo veniva poi distribuito con i membri dell’ufficio tecnico, quindi tra il RUP (responsabile unico di procedimento), il progettista etc….

Sappiamo che il 2%, dopo i tentativi di eliminazione andati a vuoto nel 2008 e nel 2009, è stato confermato anche dal Decreto Legge del 24 giungo 2014 in particolare dall’articolo 13 bis, che pur abrogando i commi 5 e 6 dell’articolo 92 del Codice dei Contratti Pubblici, aveva appunto confermato il 2% (come importo massimo) seppur ripartendolo diversamente.

In effetti il decreto prevede che “ogni amministrazione crei un fondo per la progettazione e l’innovazione” in cui debba confluire un importo massimo del 2% dell’importo dei lavori per ogni opera, ma al contempo stabilisce che questa debba essere ripartito all’80% tra il responsabile del procedimento e gli addetti alla direzione lavori, coordinamento della sicurezza etc etc, e il restante 20% per “l’acquisto di beni strumentali e tecnologie funzionali a progetti di innovazione, banche dati per il controllo ed il miglioramento della capacità di spesa, ammodernamento/efficientamento dell’ente e dei servizi ai cittadini”.

Quindi come al solito ci siamo posti alcune domande:

  • se è vero che, come diceva qualcuno, i progetti dell’Ing. Mazzone sono gratis (affermazione di membro illustre di questa e della passata amministrazione), perché indicare sempre le spese tecniche, ossia di progettazione, che casualmente ammontano, nonostante un importo dei lavori dimezzato, sempre alla cifra di 39.000 € (precisamente a 39.800 € quali “Spese tecniche prog. e D. L. sicurezza”). Quindi se il progetto è “gratis”, come più volte ribadito dal consigliere, perché si riporta la voce “spese tecniche di progettazione?”.
  • visto che le cifre originarie dell’Ing. Mazzone sono molto lontane da quelle successivamente indicate dall’Ing. Tatangelo, siamo sicuri che il II° lotto sia farina del suo sacco, visto che l’importo è molto simile a quello precedentemente indicato dall’Ing. Tatangelo? E’ forse un modo per camuffare le cose?
  • siamo sicuri che almeno questa volta l’Ing. Mazzone avrà il tempo di redigere il progetto esecutivo o verrà nuovamente esternalizzato?
  • il comune ha attivato il fondo per la progettazione e l’innovazione?
  • se non lo ha fatto, perché?
  • se lo ha fatto, a quanto ammonta?
  • se lo ha fatto, perché sul progetto risultano che le spese tecniche e direzione ammontano al 9,66% (39.800 € su un importo dei lavori di 411.947,30 €) dell’importo dei lavori, molto lontano dal 2% massimo (8.238,95 €) del compenso per la progettazione e direzione interna stabiliti per Legge?
  • alla luce di queste cifre non sembra esserci differenza tra una progettazione interna e una progettazione esterna, a questo punto a cosa serve la figura di un ingegnere visto che comunque costa quanto uno esterno?
  • come si calcolano le spese tecniche, visto che sembrano siano molto “costanti” ed indipendenti dall’importo dei lavori?
  • perché il progetto che prima era strutturato su un unico lotto, è stato diviso in due parti. Forse per prendere il doppio delle spese tecniche, così come poi si è verificato?
  • perché si è passati da 39.200€ di spese tecniche a 78.800€ (spese raddoppiate +101%) incremento che risulta molto lontano dall’importo dei lavori cresciuto del 31,7%?

Riflettete sulle cifre e traete le vostre conclusioni.

Probabilmente coincideranno con le nostre.

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