Un confronto impietoso

Di 27 Aprile, 2017 0 0
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Sul sito marsicalive.it viene dato risalto al bilancio di previsione annuale 2017 e pluriennale 2017-2019 del comune di Pescina. Da sottolineare le differenze mostruose tra un Comune virtuoso come quello di Pescina (4088 abitanti) e uno in pre-dissesto come il nostro (3558 abitanti) ricordando che è stato recentemente diffidato dal Prefetto ad approvare il bilancio di previsione (come da noi previsto qualche settimana fa).

Nel bilancio pluriennale si evidenziano alcuni dati, il presidente del Consiglio Comunale con delega al bilancio dichiara infatti che “l’Amministrazione comunale non ha fatto ricorso ad alcun aumento delle imposte di propria competenza, ma, al contrario, nel rispetto degli impegni assunti con la cittadinanza in campagna elettorale, ha continuato nel percorso di riduzione della pressione fiscale per famiglie ed imprese, già avviato l’anno precedente” e snocciola alcuni dati:

Pescina – “confermata l’abolizione della Tasi (Tassa sui Servizi Indivisibili)” esattamente come sempre fatto dal virtuoso Comune di San Vincenzo;

Balsorano – il nostro Comune non può, visto l’alto debito, rinunciare alla Tasi e si prevede che anche nel 2017 la Tasi permetta di racimolare almeno 120 mila €. Le entrate previste ammontano infatti a 1,33 milioni di €, quasi quelle registrate nel 2016 quando venivano dichiarati 1,36 milioni di € a dimostrazione di come in termini di tasse non vi sarà alcuna riduzione;

Pescina – “ulteriore riduzione della Tari (Tassa sui Rifiuti) in media di circa 8-10% sia per le utenze domestiche che per quelle non domestiche”;

Balsorano – il nostro Comune l’anno scorso ha rimodulato la tariffa registrando, in relazione alla dimensione dell’immobile ed al numero degli occupanti, tariffe variabili che vanno da una diminuzione del 6% ad un aumento della tariffa. Dal 2012 i costi sono scesi da 475 a 410 mila € nonostante ciò si paga quasi la stessa tariffa del 2012;

Pescina – “la riduzione della Tari si è potuta avere grazie all’azione di recupero dell’evasione portata avanti da questa Amministrazione Comunale e all’ottimo funzionamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani con il sistema Porta a Porta”;

Balsorano – se pur il nostro comune sia uno dei Comuni più virtuosi a livello regionale con una percentuale di differenziata che tocca il 78,68% ad oggi paghiamo tariffe di molto superiori al periodo pre-differenziata. Per il recupero dell’evasione il comune, nonostante i solleciti e peccando di dinamismo, ha inoltrato solo dopo 5 anni le cartelle di pagamento ad Equitalia e dovrà inevitabilmente considerare una parte di questi crediti non più esigibili, crediti che verseranno chi paga la tariffa regolarmente;

Pescina – “È stata confermato, inoltre, il costo del ticket di € 1.80 per la fruizione del servizio di refezione scolastica per gli alunni della Scuola dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di primo grado e mantenute invariate le aliquote dell’addizionale comunale all’Irpef e quelle relative all’Imu”;

Balsorano – Anche il nostro comune ha mantenute invariate le aliquote Irpef e Imu, che tra l’altro potevano solo scendere visto il blocco imposto dalla finanziaria. È però un peccato che dal 2012 ad oggi il nostro Comune ha incassato 1,3 milioni di € in più contro i 277 mila € di Civitella o i 527 mila di San Vincenzo. È vero che partiamo da situazioni diverse ma è fuori di ogni dubbio che il nostro comune, storicamente uno dei meno tassati, sia oggi al livello degli altri comuni con un incremento dal 2012 addirittura del 240% contro il 167% di San Vincenzo e il 130% di Civitella, ma resta al contempo e saldamente al penultimo posto in termini di ricchezza dell’intera provincia dell’Aquila superato solo dal Comune di Castellafiume;

Pescina – “La situazione finanziaria ed economica dell’Ente resta sempre molto solida. Il debito complessivo del Comune di Pescina, dovuto all’accensione di mutui (campo sportivo, pubblica illuminazione)”;

Balsorano – Il nostro comune diceva, dopo essersi sobbarcato in gran parte le spese per la nuova scuola (a differenza di altri che hanno atteso il momento propizio senza ricorrere a mutui), di non avere spazio di manovra per attivare altri mutui e per questo cedeva tutto l’impianto di illuminazione ad un’azienda privata nonostante qualche mese dopo attivava altri 400 mila € di mutui smentendo quanto affermava pochi mesi prima e scoprendo le vere intenzioni che hanno portato a cedere l’intero impianto, ovvero la speculazione privata. Ricordiamo che altri comuni hanno svolto in proprio questi lavori e che l’ammodernamento dell’impianto di illuminazione sarebbe costato tra i 400 e i 500 mila €. Questo tipo di gestione aveva un senso diversi anni fa quando un singolo punto luce costava anche 3000 € di sola armatura. Oggi con la diffusione delle lampade a led il loro costo è sceso drasticamente (prezzi prelevati da computi metrici, quindi prezzi di gara) e variano tra i 300 e i 400€. Molti comuni, come Arpino e il qui citato Pescina, hanno deciso di investire per proprio conto registrando risparmi che toccano il 60%. Il nostro prevedeva risparmi addirittura vicini al 70% (almeno 60 se non 70 mila € annui su quasi 100 mila € di costo) che finiscono direttamente nelle tasche dell’azienda privata;

Pescina – per poi continuare … “fatta negli anni precedenti, infatti, continua il suo trend positivo di discesa, che al 31.12.2017 si attesterà ad € 881.372,71. Al 01.01.2017, invece, l’avanzo di amministrazione risulta essere di € 1.561.667,27 ed il saldo di Cassa di € 1.574.110,38”;

BalsoranoIl nostro comune registra invece un debito altissimo in mutui e pari a 3.182.318 € (contro gli 881.372 di Pescina ovvero 1/4) e l’avanzo, ovvero la differenza tra ciò che si pensa di incassare e ciò che si spenderà, avanzo se pur molto aleatorio, di 430 mila € (contro i quasi 1,6 milioni di € di Pescina ovvero 1/4);

Pescina – “In materia di Lavori pubblici, va avanti il progetto della ristrutturazione della Casa Natìa di Ignazio Silone, per un importo complessivo di € 1.047.396,00, sono stati appaltati i lavori per la realizzazione di interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico nella Frazione di Venere dei Marsi, per un importo complessivo di € 400.000,00, interamente finanziato dalla Regione Abruzzo“.

Balsorano – Il nostro comune invece ha dimostrato di saper avviare alcuni lavori sui quali ha mostrato molto interesse, come dalle indagini sembrano dimostrare, in termini di favoritismi (se pur alcuni mal progettati e estremamente più costosi del preventivato) ma di non saperli portare a compimento tanto che per ultimare la scuola nella sola area esterna servono almeno altri 200 mila € di ulteriori lavori. Ricordiamo che la scuola ha un record poco invidiabile dovuto alla differenza tra il progetto definitivo e l’esecutivo che invece di essere compreso tra il 4 e l’8% risulta addirittura superiore al 30%. Inoltre in termini di rischio idrogeologico (frane), nonostante questo persista dal 2006 (amministrazioni Margani, Siciliani in Tuzi e Tordone in Tuzi), nessun ha mai fatto richiesta di finanziamenti europei per questo preciso scopo (se non per l’emergenza neve anche se rimasta su carta), nonostante qualcuno si vanti di aver svolto corsi di europrogettazione, al costo di trascurare la propria famiglia dimostrandone invece i scarsi risultati ottenuti, o nonostante entrambi vantano conoscenze, come il Governatore della Regione che risulta indagato in almeno 5 distinti casi giudiziari di cui uno caduto in prescrizione, che condivide con alcuni dei nostri politici locali, tra cui il Sindaco uscente, l’onore di essere orgogliosamente indagati.

Piccole differenze!!!

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